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Evento finito il 21 Giugno 2019


Una produzione Nuovo Teatro Sanità

 

Domenica 10 giugno 2018, il governo italiano non ha concesso alla nave Aquarius della flotta della Ong Medici Senza Frontiere di fare ingresso in un porto italiano. A bordo si trovavano 629 migranti, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini, 7 donne incinte. In quel momento, 629 erano anche i deputati della Repubblica Italiana: una strana coincidenza numerica, tra uomini che decidono e uomini che non hanno alcun diritto, è alla base di questo progetto.
Lo spettacolo nasce mettendo insieme più di venti autori, provenienti da tre diversi paesi — Spagna, Grecia e Italia —, che hanno deciso di affrontare insieme un viaggio verso la diversità, attraversando il clima di odio violento cui è approdata l’Europa. A nulla servono le manifestazioni di sensibilizzazione: la politica segue un’altra rotta, un percorso che vuole il rifugiato, lo straniero, come nemico. Tra l’altro è sempre più comune vedere usati indistintamente i termini rifugiato e migrante dai media e nei dibattiti pubblici, ma vi è una differenza fondamentale dal punto di vista legale. Confonderli può avere conseguenze importanti per rifugiati e richiedenti asilo, così come generare fraintendimenti nel dibattito sull’asilo e la migrazione. Rifugiato indica una precisa definizione legale e specifiche misure di protezione stabilite dal diritto internazionale. Si riferisce a persone che si trovano al di fuori del loro paese di origine a causa di persecuzioni, conflitti, violenze o altre circostanze che minacciano l’ordine pubblico, e che, di conseguenza, hanno bisogno e diritto a “protezione internazionale.” Sono uomini e donne per i quali il rifiuto della domanda di asilo potrebbe avere conseguenze potenzialmente mortali.

 

Uomini in gabbia
un progetto di Mario Gelardi
testi spagnoli di Marta Buchaca, Jordi Casanovas, Guillem Clua, Josep Maria Miró, Pau Miró, Pere Riera, Marc Rosich, Victoria Szpunberg, Joan Yago
traduzione Alessio Arena
testi greci di Yannis Papazoglou, Giorgio Maniotis, Maria Yiayiannou, Peny Fylaktaki, Tsimaras Tzanatos
traduzione Giorgia Karvunaki
testi italiani di Emanuele Aldovrandi, Alessio Arena, Tino Caspanello, Mario Gelardi, Domenico Loddo, Fabio Pisano.
con Vincenzo Antonucci, Alessio Arena, Simone Borrelli, Ciro Burzo, Riccardo Ciccarelli, Mariano Coletti, Arianna Cozzi, Giampiero De Concilio, Germana Di Marino, Carlo Geltrude, Gennaro Maresca, Davide Mazzella, Alessandro Palladino, Chiarastella Sorrentino, Chiara Vitiello
regia Mario Gelardi
drammaturgia scenica Costantino Raimondi
musica Tommy Grieco
costumi Alessandra Gaudioso
luci Alessandro Messina
si ringrazia Barcelona Playwrights

Maggio 3rd, 2019 by