EXPLODING PLASTIC WARHOL


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Evento finito il 15 Ottobre 2017


Al non teatro Tram, pareti nere intrise della fatica delle prove della compagnia va in scena una produzione del “Teatro dell’Osso” in collaborazione con Vissi d’arte Festival.

Andy Warhol visto da tutti i punti di vista, nelle note della regia è scritto: ” non abbiamo buttato niente” in sintonia con la filosofia stessa della superstar. Un grosso corridoio centrale, il pubblico intorno, sembra di assistere ad una partita di tennis, in campo Andy Warhol nudo, fragile e allo stesso tempo forte delle sue convinzioni, della smisurata passione che è capace di infondere nelle sue attività, sono tangibili la smania di denaro e di successo, come pure l’immensa solitudine. Trasuda apparenza, superficialità e poca sostanza umana eppure un Andy è un gigante della comunicazione un artista a tutto tondo. Così lo vedono gli sceneggiatori del testo teatrale, che è brillante e dinamico, ma a mio avviso sminuisce un pò l’immensa figura del Warhol artista eclettico e molto più profondo e strutturato di come viene fuori dalla performance teatrale. Di fronte al protagonista dall’altro lato dell’immaginario campo da tennis i suoi avversari, tutti amici, a modo suo, artisti a modo loro, si confrontano, si scontrano sull’essenza della relazione intercorsa. Rappresentazione che val la pena di vedere è fluida non annoia ed è proposta con leggerezza e capacità di tutta la compagnia.

Andy incontra uno alla volta alcune figure chiave della riflessione che egli stesso farà su se stesso, indotto da una coscienza,  interpretata dall’ infermiera che lo sta curando. Ci vuole un pò per assegnare a tutti i personaggi una distinta identità e comprendere il significato delle loro azioni, ma la tecnica è efficace e l’attenzione è tutta alle tavole del palcoscenico.

Signor Robert come lo chiama Andy, la sua compagna di scena, uno ad uno incontra alcuni dei personaggi chiave del suo stesso successo. La povera piccola ragazza ricca Emy, come egli stesso ama definirla. Freddy il ballerino che si suiciderà incapace di gestire la notorietà ed il successo che Andy gli fare avere. E Valery Solanas la giovane attivista che finisce con sparargli un colpo di pistola. Tutti i personaggi raccontano qualche caratteristica di Andy, che a ragion veduta viene descritto come un “guardone”. In fondo è proprio la sua curiosità per il vero che principia il suo successo.

Con tutti e tre i personaggi caratterizzati con energia Andy dialoga, si confronta e mette a nudo se stesso e racconta le sue idee. Nulla di più spietato! Viene fuori la voglia di successo, di emergere di Wahrol, di cambiare il suo status. Egli è in fonfo il figlio di un operaio che ha fatto una scalata sociale. Lo spettacolo è capace di mettere sotto la lente la genialità dell’artista che è raccontato con vigoria, belle le interpretazioni degli attori curate nei dettagli. In particolare la ricerca sul personaggio produce risultati apprezzabili sulle interpretazioni di Titti Nuzzolese, Angela Bertamino e Orazio Cerino che recitano anche quando non hanno la scena e raccontano l’identità dei personaggi interpretati in ogni gesto. La genialità di un artista che è “schiavo” del Dio denaro passa incontaminata al pubblico quando lo stesso Warhol racconta di una aggressione subita alla Factory, la sede della sua soccietà, una donna dice “entrata alla factory spara a 3 quadri ed io allora li intitolai quadri con colpo di pistola e li vendetti al doppio del loro prezzo”.

La formula del Tram teatro è ammiccante e garantisce una bella serata per lo spettatore al costo pressapoco di un biglietto del cinema. Spettacolo da non perdere location da tenere sott’occhio.

Settembre 4th, 2017 by