INCONTRO CON SUONI STRAORDINARI – DAL FREE JAZZ ALL’INSTANT COMPOSITION


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Il  leggendario sassofonista Roscoe Mitchell (fondatore negli anni ’60 del  celeberrimo gruppo di improvvisazione Art Ensemble of Chicago e oggi apprezzato compositore e docente nelle università americane), il percussionista Michele Rabbia e il flautista Gianni Trovalusci, daranno vita ad un concerto intitolato “Incontro con suoni straordinari – dal free jazz all’instant composition”

Una due giorni napoletana intensissima attende il grande sassofonista e compositore americano, uno dei padri del free jazz e della instant composition. Il fondatore dell’Art Ensemble of Chicago parteciperà il giorno 24 ottobre  a due importanti iniziative: alle ore 11 terrà un seminario presso il Conservatorio San Pietro a Majella per gli studenti del Dipartimento di jazz, nell’ambito degli accordi di collaborazione tra l’Associazione Scarlatti e il Conservatorio;  alle ore 18 alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri parteciperà alla presentazione del libro di Paul Steinbeck, appena uscito in edizione italiana per l’editore Quodlibet, “Grande Musica Nera- Storia dell’Art Ensemble of Chicago”. La presentazione, cui parteciperanno anche il flautista Gianni Trovalusci, il produttore Alberto Lofoco, e Tommaso Rossi , direttore artistico dell’Associazione Scarlatti, inaugura il ciclo di incontri “Scarlatti presenta” , il nuovo format, nato in collaborazione con La Feltrinelli Megastore, in cui verranno presentate al pubblico napoletano le novità del mercato dei libri e dei CD riguardanti la musica classica e di ricerca.

 Raccontare l’Art Ensemble of Chicago significa attraversare buona parte delle esperienze artistiche più innovative del secondo Novecento. Senza mai allontanarsi dalla cultura afroamericana in cui si sono formati (la musica delle chiese nere, quella delle comunità locali, le bande dell’esercito, il jazz di ogni epoca), i suoi membri hanno saputo influenzare l’arte performativa di tutto il pianeta, sintetizzando nel concetto di Grande Musica Nera ciò che la diaspora africana nel mondo ha regalato alla cultura contemporanea.
Fin dalla metà degli anni Sessanta, sul palcoscenico i membri dell’Art Ensemble creavano un irresistibile intreccio di esperienze spettacolari, suonando centinaia di strumenti, recitando poesie, dando vita a episodi teatrali, mascherandosi e usando costumi d’ogni provenienza. Emerso dal formidabile calderone espressivo della Chicago nera degli anni Sessanta, il gruppo si è affermato in una Parigi che era stata appena attraversata dai fermenti del Sessantotto e ha poi trionfalmente conquistato il pubblico di tutti i continenti.
In questo volume Paul Steinbeck esplora nei dettagli la storia dell’Art Ensemble of Chicago. Unendo l’analisi musicale alla ricerca storica, propone un’approfondita interpretazione che ne lega insieme tutte le innovazioni: i diversi modelli d’improvvisazione, l’ampio repertorio di composizioni, la dimensione intermediale e quel concetto cooperativo di interazione sociale che ha permesso al gruppo di attraversare con successo i decenni. Nonostante infatti la dolorosa scomparsa di due fondatori, Lester Bowie e Malachi Favors, e il ritiro di Joseph Jarman, il creatore del gruppo Roscoe Mitchell lo guida ancor oggi assieme a Don Moye, caso più unico che raro nella storia della musica. L’avventura dell’Art Ensemble continua.

Roscoe Mitchell

Performer, compositore e sassofonista è uno dei musicisti che maggiormente hanno influenzato la scena musicale della musica sperimentale negli ultimi 50 anni. Fondatore e animatore dell’ Art Ensemble of Chicago e dal 2007 docente di Composizione, Orchestrazione e Improvvisazione presso il Mills College – Cattedra Darius Milhaud – in California. Attivo come improvvisatore, perfomer e come compositore, indaga da sempre i rapporti tra musica scritta e improvvisata, proponendo una sua originale sintesi in lavori composti per grande orchestra, ensemble e solisti, come ad esempio la Suite Conversations, eseguita nel 2017 dalla Scottish Symphony Orchestra e dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

Gianni Trovalusci

Diplomato in flauto presso il Conservatorio “Santa Cecilia”, si è perfezionato nel repertorio contemporaneo con Pierre Yves Artaud a Parigi e in Prassi Esecutiva della Musica Barocca alla Schola Cantorum di Basilea. Ha inoltre frequentato il Corso di Nuova Didattica della Composizione con Giancarlo Bizzi presso il Conservatorio dell’Aquila “A. Casella”.

La sua ricerca musicale lo porta ad incontrare territori e tracce parallele dell’Arte, come il teatro, la danza, la poesia e si evidenzia attraverso l’ampio strumentario utilizzato: la gamma dei flauti moderni, flauti storici, etnici, strumenti d’invenzione e il live electronics.

Rilevante è la sua collaborazione a progetti artistici trasversali, concerti e performance, con artisti come Evan Parker, John Tilbury, , Sonia Bergamasco, Manuela Mandracchia, Peppe Servillo, David Ryan, Ian Mitchell, Simon Allen, Tania Chen, Giancarlo Schiaffini, Eugenio Colombo, Elio Martusciello, Maurizio Ben Omar, Sergio Armaroli, London Improvisers Orchestra, Ossatura, Ensemble Dissonanzen – Napoli, Ensemble Algoritmo, CeciliAElettrica Ensemble Laboratorio.

E’ stato invitato in festival nazionali e internazionali e nei luoghi di riferimento della scena musicale off in Europa e non solo: Haus der Musik Stoccarda, New Horizon Concert Series Chapman University, Istituto Italiano Cultura San Francisco, Teatru Manoel Malta, NYCEMF – New York City Electroacoustic Music Festival, EMUFest Conservatorio “Santa Cecilia” Roma, Re-place L’Aquila. Si è occupato per molti anni di progetti musicali e culturali come Segretario Artistico della Federazione CEMAT e Coordinatore del Progetto SONORA, realizzando collaborazioni con innumerevoli Istituzioni in Italia e nel contesto internazionale.

E’ Direttore Artistico della rassegna Musica nei Musei, che realizza concerti, percorsi e drammaturgie nei musei e luoghi storici della Capitale.

Ha tenuto masterclass e conferenze presso numerosi Conservatori italiani – Roma, Bari, Como, Napoli, Latina, Salerno.

Nel marzo 2016 ha tenuto concerti e masterclass presso la Chapman University, Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, San Francisco Conservatoire, Mills College di Oakland, su invito di Roscoe Mitchell e Luciano Chessa.

Michele Rabbia

Nato a Torino nel 1965, dopo aver compiuto i primi studi presso la scuola “Civica di Savigliano”, segue i corsi di batteria a Torino con il Maestro Enrico Lucchini.Nel 1989 si reca negli Stati Uniti dove ha la possibilità di frequentare le lezioni di Joe Hunt e Alan Dawson. Rientrato in Italia si trasferisce a Roma e inizia la sua attività concertistica e discografica collaborando con: Antonello Salis, Charlie Mariano, Stefano Battaglia, Marilyn Crispell, Dominique Pifarely, Louis Sclavis, Paul McCandless, Michel Portal, Matmos; Matthew Shipp, Enrico Pieranunzi, Michel Godard, Rita Marcotulli, Vincent Courtois, Andy Sheppard, Eivin Aarset, Sainkho Namtchylak, John Tchicai, Bruno Chevillon, Furio Di Castri, Maria Pia De Vito, Italian Instabile Orchestra, Jean-Paul Celea, Sebi Tramontana, Giovanni Maier, Roberto Cecchetto, Paolo Damiani, Aires Tango, Francesco Bearzatti, Daniele D’Agaro, Giovanni Guidi, Achille Succi, Roberto Ottaviano, Luciano Biondini, Gabriele Mirabassi, Gianluca Petrella, Giancarlo Schiaffini, Salvatore Bonafede, Elio Martuscello, Michael Thieke, Roberto Bellatalla, Bebo Ferra, Paolino Dalla Porta, Regis Huby e molti altri. Le sue collaborazioni si estendono anche nell’ambito della danza con Tery J. Weikel, Giorgio Rossi, Andrew Harwood, Nikolai Schetnev, Jovair Longo, Rick Nodine, Ray Chung, Khosro Adibi, Rossella Fiumi e Magda Borould Pascal, nel teatro firmando le musiche per lo spettacolo “Genova 01” di Fausto Paravidino, per la letteratura con la scrittrice Dacia Maraini, Gabriele Frasca e Sara Ventroni, con il pittore Gabriele Amadori e nell’architettura con James Turrell.Si è esibito nei più importanti festival Europei, Cina e Stati Uniti.

Ottobre 22nd, 2018 by