KÁT’A KABANOVÁ


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Una produzione del Nationale Opera & Ballet Amsterdam

Opera in tre atti su libretto di Leoš Janáček e Vincenc Cervinka, dal dramma Grosa (Il temporale) di Aleksandr Ostrovskij

Prima rappresentazione: Brno, Teatro Nazionale, 23 novembre 1921

Direttore | Juraj Valčuha
Regia | Willy Decker
Scene e Costumi | Wolfgang Gussmann
Luci | Hans Toelstede
Drammaturgia | Klaus Bertisch

Interpreti
Katerina Kabanová, detta Kát’a moglie di Tichon, Pavla Vykopalová / Barbara Haveman
Tichon Ivanyč  Kabanov, figlio di Marfa, Ludovit Ludha
Marfa Kabanová, detta Kabanicha, vedova di un ricco mercante, Gabriela Beňačková
Boris Grigorjevič, nipote di Dikoj, Misha Didyk / Magnus Vigilius
Savël Dikoj, mercante, Sergej Kovnir
Varvara, figlia adottiva in casa Kabanov, Lena Belkina
Kudrjás, Boris Stepanov

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Moralismo religioso e vincoli familiari, alcolismo e suicidio sono alcuni tra gli elementi di fondo che in Káťa Kabanová di Leoš Janáček si mescolano per dare vita a una storia straordinariamente potente. Willy Decker la ambienta in un passato indeterminato ma non troppo lontano, in un mondo claustrofobico di lana nera e gessato. Le scene e i costumi – netti e in gran parte monocromatici – di Wolfgang Gussmann rispecchiano l’oppressione dei personaggi imprigionati in una sola stanza, di legno, grigia, scarsamente arredata, a volte aperta per rivelare il cielo che però è sempre oltre, fuori portata. Il tema del volo, della fuga è vitale per l’opera in sé ed è reso ancora più esplicito nella produzione di Decker con un preciso segno: Káťa è ossessionata dagli uccelli e trascorre gran parte dello spettacolo cercando invano di appendere alla parete l’immagine di un uccello in volo, un simbolo della libertà che desidera, ma che non potrà mai avere.

Ottobre 2nd, 2018 by