NELLA GIOIA E NEL DOLORE


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Una produzione Contromano Teatro

Il matrimonio è un “fatto ansiogeno” e si sa. Se poi il matrimonio si celebra al Sud, al fattore ansia bisogna aggiungere usi, costumi e convenzioni un tantino, o forse troppo, conservatori.

Elio Colasanto e Alessia Garofalo, autori e attori de Nella gioia e nel dolore lo raccontano con sofoclea ironia. All’inizio della pièce è buio e si odono solo due voci: una maschile, l’altra femminile, che, citando botta e risposta versi famosi di canzoni nostrane, ci introducono all’argomento: il loro matrimonio. Il botta e risposta tra i due prosegue e si fa sempre più concitato: ricordano le scene iniziali di Grease. Come due moderni Danny e Sandy del Tavoliere, raccontano al pubblico (che, nella fattispecie, rappresenterebbe i loro rispettivi gruppi di amici) ansie e aspettative del fatidico giorno, quello in cui diventeranno marito e moglie. Naturalmente le suddette ansie e aspettative non coincidono affatto.

Lei: <<Una domanda: tu vuoi litigare il giorno prima delle nozze?>>

Lui: <<Questa è una guerra, Nunzia!>>

Squilla il telefono: era tutto un sogno! Nunzia sveglia Sabino e gli ricorda l’impegno del giorno: bisogna andare a fare le foto con Mimmo “il fotografer”, servizio concordato ‘solo’ due anni fa. Povero Sabino… e pensare che siamo ‘solo’ al giorno prima del matrimonio. Parte lo shoot: pose plastiche e sorrisi di circostanza fino all’imprevisto impegno di lavoro di lui: VALENTINA. Lui va da Valentina, lei resta con Mimmo “il fotografer”; a questo punto il patatràc sembra essere inesorabile, ma in fondo i due giovani si amano e nulla di irreparabile accade, o quasi. Sabino e Nunzia gustano un gelato e parlando e gustando e gustando e parlando, il discorso cade sui rispettivi genitori: Lina, la madre di lei e Tonio, il padre di lui. Lina e Tonio (il figlio di Don Sabino Petruso, il Re degli Orti) da giovani si sono amati, ma l’appartenenza a due diversi gradi sociali rema loro contro e i due sono costretti a dirsi addio per sempre. Ora sono i loro figli a poter, finalmente, coronare quel sogno d’amore che a loro è stato strappato di mano tanti anni prima.

E arriva il giorno… e le ansie e le aspettative dei due ragazzi crescono sempre più. La sposa deve pensare a: trucco, make up, ceretta, abito, scarpe e wedding planner. Lo sposo deve pensare: a farsi la barba! Ma dopo essersi detti finalmente “Sì” sull’altare, dopo essersi assicurati che siano stati presi adeguati provvedimenti per lo zio celiaco, per l’amico vegetariano, per quello vegano e per la nonna diabetica, dopo aver fatto le foto ai tavoli (a proposito: io stasera ero la Zia Lucia, quella che per regalo gli ha fatto due gattini <<che mò si devono crescere loro!>>) e aver ballato tutti i balli di gruppo possibili e immaginabili, l’unica cosa che realmente riesce a metterli d’accordo è:

<<Le hanno date tutti le buste?>>

<<Perquisiscilo!>>

<<Ha fatto il bonifico!>>

I due attori si muovono concitatamente sulla scena, coadiuvati da un’enorme torta nuziale che fa da co-protagonista. Su di essa si arrampicano, si siedono, danzano, sia quando interpretano Sabino e Nunzia sia quando si trasfigurano in Lina e Tonio. Ma mentre i primi, complice anche la giovane età, appaiono sempre “a mille”, gli altri si muovono lentamente e le loro parole escono quasi sussurrate. Entrambe le coppie sono consapevoli di vivere ancora in un contesto dove conta molto l’apparire e molto meno l’essere. Se tanti anni prima le convenzioni sociali hanno fatto in modo che due giovani si lasciassero loro malgrado, oggi quelle stesse convenzioni spingono altri due giovani a sposarsi quasi per forza, perché fa brutto se non ci si fa una famiglia, a una certa età. In fondo, però, nonostante tutto e tutti, l’amore è quello che vince sempre e se ogni tanto in scena si odono le note di “All you need is love” (tutto quello di cui abbiamo bisogno è l’amore) ci sarà pure un motivo, o no?

Marianna Addesso iNPlatea

 

scritto, interpretato e diretto da Elio Colasanto e Alessia Garofalo

scenografia Riccardo Mastrapasqua

Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2014

Novembre 11th, 2016 by