OEDIPUS


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Evento finito il 18 Gennaio 2019


Una produzione Franco Laera commissionato e coprodotto da Conversazioni | Teatro Olimpico Vicenza, Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale

 

La rilettura dell’Oedipus sofocleo, firmata da Robert Wilson, ha debuttato con grande successo di pubblico e critica al Teatro Grande di Pompei, nell’ambito della seconda edizione di “Pompeii Theatrum Mundi”, lo scorso mese di luglio. Uno spettacolo che abbatte ogni confine tra teatro, danza, musica ed arte visiva, senza seguire l’originaria struttura drammaturgica del testo di Sofocle, ma facendo riferimento ad una successione cronologica dei fatti narrati da due testimoni, quasi omerici aedi, le cui diverse lingue si intersecano a testimoniare un mito che liberamente attraversa ogni confine temporale, geografico e culturale.
“Il Teatro Grande di Pompei – spiega Wilson nelle sue note – ci ricorda dove risiedono le radici del teatro moderno – un antico Teatro Romano costruito ad immagine del Teatro di Dioniso ad Atene dove la tragedia Edipo re di Sofocle fu rappresentata per la prima volta nel 429 aC. Il Teatro Olimpico di Vicenza creato da Palladio nel 1585 come primo edificio teatrale coperto fu inaugurato dalla stessa tragedia di Sofocle. È sicuramente una grande sfida quella di misurarsi con questi due spazi che hanno segnato la storia del teatro occidentale. Ed è sicuramente anche un’altra grande sfida quella di realizzare uno spettacolo basato sul mito antico di Edipo basandosi sui versi di Sofocle in una traduzione classica in italiano – e porsi l’obiettivo di presentare una nuova visione della storia per un pubblico contemporaneo.
Lo spettacolo è strutturato in un modo classico: cinque parti ed un prologo, con la prima parte che riflette la quinta, la seconda che rispecchia la quarta, con una terza parte – una pagana cerimonia nuziale – come parte centrale. Ogni parte è caratterizzata da specifici materiali usati sulla scena: assi di legno, rami secchi, lastre di metallo, rami verdi, sedie pieghevoli, grandi fogli di carta catramata. Per me il tema centrale della storia di Edipo è l’oscurità. Egli si propone di far luce sull’assassinio di Laio per liberare Tebe dalla pestilenza. Ma sarà capace di sopportare la luce quando questa infine farà luce su di lui? Sarà capace di confrontarsi con il suo passato, con le sue origini? Come il veggente cieco Tiresia sentenzia: fino a che Edipo avrà la vista, lui sarà cieco. Quando inizierà a vedere la verità, egli si accecherà. Siamo noi in grado oggi di guardare la verità?”
da Oidípūs týrannos di Sofocle
ideazione, spazio, disegno luci e regia
Robert Wilson
aiuto regia Ann Christin Rommen
musiche originali Dickie Landry e Kinan Azmeh
costumista Carlos Soto
assistente scenografo Annick Lavallee – Benny
assistente disegno luci Solomon Weisbard
drammaturgia
 Konrad Kuhn
con
 Angela Winkler, Mariano Rigillo, Dickie Landry (sax), Michalis Theophanous, Meg Harper, Casilda Madrazo, Kayije Kagame, Alexis Fousekis
con la partecipazione di Emanuele D’Errico, Francesca Fedeli, Annabella Marotta, Gaetano Migliaccio, Dario Rea, Francesco Roccasecca, Beatrice Vento (Scuola del Teatro Stabile di Napoli)
e con Alessandro Anglani, Marcello di Giacomo, Laila Gozzi
assistente regista e direttore di scena
Sara Thaiz Bozano
disegno suono Dario Felli
supervisore luci Marcello Lumaca
trucco e parrucco Manu Halligan
ingegnere del suono Marco Olivieri
direttore tecnico Enrico Maso
costumi Lara Friio
oggetti di scena Cecilia Sacchi
referente di spazio Isadora Giuntini
trucco e parrucco Nicole Tomaini
video Andrea Villa

manager di produzione Virginia Forlani

assistente produzione Maddalena Papagni, Elisa Crespi
assistente personale Robert WilsonNelson Gellrich

stampa e pubbliche relazioni Adriana Vianello/Studio Systema

Spettacolo in italiano, inglese, greco, tedesco e francese, con traduzione originale in versi di Ettore Romagnoli (1926) e Orsatto Giustiniano (1585)

Workshop e prove realizzati grazie a Watermill Center, Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, Centrale Fies e Fondazione Teatro Comunale di Vicenza

un progetto di Change Performing Arts

Robert Wilson è rappresentato da RW-Work www.robertwilson.com

Settembre 29th, 2018 by