Una produzione del Teatro di San Carlo
Balletto in un atto con canto
Prima rappresentazione: Parigi, Opéra, 15 maggio 1920
Direttore | Maurizio Agostini
Coreografia, Regia e Luci | Francesco Nappa
Installazioni | Lello Esposito
Costumi | Giusi Giustino
Assistente alla Coreografia | Giulia Insinna
Interpreti
Solisti, Claudia D’Antonio, Giovanna Sorrentino, Carlo De Martino, Stanislao Capissi
Soprano, Laura Cherici
Tenore, Giulio Pelligra
Basso, Mirco Palazzi
Orchestra e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo
Nella proposta che Francesco Nappa fa del celebre balletto di Stravinsky, l’evoluzione del soggetto è un pretesto per destrutturare il personaggio di Pulcinella ricostruendolo in una modernità che non ha rinunciato agli aspetti più primitivi della sua storia. Quella che vediamo in scena è una comunità che veste costumi ipermoderni, ma usa un linguaggio coreutico che sa far sfoggio della tecnica e della giusta mimica attingendo, nei momenti caratterizzanti, al repertorio gestuale partenopeo. Ne derivano quadri di un impressionismo contemporaneo efficace, specie nelle sequenze descrittive che si dipanano attraverso le azioni delle masse. Un folklore descritto con ironia e sapienza, in cui finanche la litania che “le donne di Pulcinella” recitano chiedendo la grazia per il defunto, diventa sapido affresco i cui colori sono, appunto, i movimenti. A fare da scenografia, le 140 installazioni di Lello Esposito, scultore e pittore napoletano che lavora sui simboli della città declinandoli nelle forme più diverse.