Da uno specchio, superficie ambigua e inquietante, emerge un giorno per Vitangelo Moscarda, un volto di sé finora ignorato: un naso in pendenza verso destra. Questo avvenimento provoca in lui una profonda crisi. E infine la consapevolezza agghiacciante che a sua immagine negli occhi degli altri è lontana anni luce da quella che egli ha di se stesso. di qui una presa d’atto ancora più inquietante: egli non è uno, come aveva creduto sino a quel momento, ma ‘centomila’, nel riflesso delle prospettive degli altri, e quindi nessuno. La realtà banale e paradossale dell’uomo in relazione a sè stesso ed agli altri è il filo rosso di una storia nella quale ciascuno è costretto a riconoscersi
con Paolo Cresta