Direttore e pianista | David Fray
Johann S. Bach
Concerto per pianoforte e archi No. 1 in re minore, BWV 1052
Concerto per pianoforte e archi No. 4 in La maggiore, BWV 1055
Wolfgang Amadeus Mozart
Concerto per pianoforte e orchestra No. 24 in do minore K. 491
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Realizzati probabilmente a scopo didattico per i suoi figli, Wilhelm Friedemann e Carl Philipp Emanuel, i concerti per Clavicembalo e orchestra sono trascrizioni di alcuni concerti per violino scritti per il principe Leopold di Anhalt-Köthen tra 1717 al 1723. Le esigenze di quella corte erano per lo più legate ad avvenimenti celebrativi interni, esigenze didattiche, approfondimento culturale, dilettantismo e concertismo di piacere, occorrenze che Bach soddisfaceva con nuove composizioni e trascrizioni. In questo modo il compositore andava incontro anche al gusto della borghesia locale che apprezzava particolarmente il nuovo genere del concerto solistico per clavicembalo, nonché al buon numero di virtuosi della tastiera presenti all’epoca a Lipsia.
In una lettera al padre del 28 dicembre 1782, Mozart parlava dei tre Concerti per pianoforte e orchestra cui stava lavorando, affermando che: “Questi concerti sono una via di mezzo tra il troppo facile e il troppo difficile: sono molto brillanti, gradevoli all’orecchio pur senza cadere nella vuotaggine, qua e là anche gli intenditori avranno di che esserne soddisfatti, ma in modo che anche coloro che non lo sono proveranno piacere, senza sapere il perché”. Nella stessa lettera Mozart scrive anche “Vendo i biglietti per 6 ducati”, a testimonianza che la ragione semplice e concreta che lo aveva spinto a comporre questa serie di capolavori era quella economica.