NABUCCO


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“Strada facendo mi sentivo indosso una specie di malessere indefinibile, una tristezza somma, un’ambascia che mi gonfiava il cuore!… Rincasai e con un gesto quasi violento, gettai il manoscritto sul tavolo, fermandomici ritto in piedi davanti. Il fascicolo cadendo sul tavolo stesso si era aperto: senza saper come, i miei occhi fissano la pagina che stava a me innanzi, e mi si affaccia questo verso: Và, pensiero, sull’ali dorate. Scorro i versi seguenti e ne ricevo una grande impressione, tanto più che erano quasi una parafrasi della Bibbia, nella cui lettura mi dilettavo sempre. – Leggo un brano, ne leggo due: poi, fermo nel proposito di non scrivere, faccio forza a me stesso, chiudo il fascicolo e me ne vado a letto!… Ma sì… Nabucco mi trottava pel capo!… Il sonno non veniva: mi alzo e leggo il libretto, non una volta, ma due, ma tre, tanto che al mattino si può dire che io sapeva a memoria tutto il libretto di Solera”. Così Giuseppe Verdi racconta il momento in cui Merelli gli chiese di musicare il libretto del Nabucco e il modo in cui le parole di Solera si trasformarono in musica eterna.

 

Dramma lirico in quattro parti

Libretto di Temistocle Solera

dal balletto di Antonio Cortesi Nabuccodonosor 

e dal dramma di Auguste Anicet-Bourgeois, Nabuchodonosor.

Prima rappresentazione: MilanoTeatro alla Scala, 9 marzo 1842.

Direttore | Francesco Ivan Ciampa

Regia e Scene | Jean Paul Scarpitta

Costumi | Maurizio Millenotti

Coreografie | Giuseppe Picone

Luci | Urs Schönebaum

 

Nabucco Giovanni Meoni

Ismaele Antonello Palombi /Marco Miglietta / Cristian Ricci

Zaccaria Riccardo Zanellato  / Abramo Rosalen

Abigaille  Anna Pirozzi / Ekaterina Metlova

Fenena Carmen Topciu / Rossana Rinaldi

Il Gran Sacerdote Luciano Leoni / Gianluca Breda

Abdallo Antonello Ceron

Anna Fulvia Mastrobuono

 Allestimento del Teatro dell’Opera di Roma

 

Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo

Settembre 5th, 2018 by