intorno al teatro Elicantropo

L’ELICANTROPO

IL TERRITORIO

In Vico Gerolomini, budello stretto e lungo che collega l’Anticaglia alla parte finale di via Tribunali: nel cuore antico della città, è nato, nel 1995 per volere degli attori Carlo Cerciello e Imma Villa, il teatro Elicantropo, casa della sperimentazione teatrale in città.

Siamo in Via Duomo, arteria nevralgica della Napoli dei nostri nonni, la strada dei negozi di abiti da sposa e del Duomo di Napoli, dove il commercio convive con la storia e con l’anima più “caratteristica” di Napoli, infatti questa via ad un certo punto si interseca con Forcella.

Dinanzi al Duomo la quadreria dei Girolamini che ha sede nel chiostro della chiesa omonima. Al civ. 152, quasi di fronte al Duomo e adiacente al convento dei Girolamini, si trova il monumentale palazzo Miradois. Proseguendo verso piazza Cavour, s’incrocia il decumano superiore, via Anticaglia, svoltando a destra sono raggiungibili il museo diocesano di Napoli all’interno della chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova e il palazzo arcivescovile.

In via dei Tribunali, al 153, l’ edificio seicentesco del Pio Monte della Misericordia, costituito dalla Chiesa dedicata a S. Maria della Misericordia e, al primo piano, dalla Pinacoteca, che custodisce opere dal XV al XIX secolo.

IL CIBO

Nel cuore del centro storico Napoletano, dove nacque il primo forno Mattozzi, la fusione tra il “Ristorante Al Duomo e la Pizzeria del RE” ha dato vita al progetto gastronomico “Casa tua al duomo”, qui si possono gustare i piatti tipici della cucina partenopea, rivisitati in chiave moderna.”

La storica pizzeria “Dal Presidente”, famosa per  le fritture e la pizza a libretto, ideale per passeggiare tra le strade del centro storico.

CURIOSITA’

Il nome “Elicantropo”, lo inventò Massimo Maraviglia, amico dei fondatori, regista e docente di teatro che, vedendo l’elica che stava all’ingresso dentro un vecchio cassone dell’areazione [che sta ancora nel foyer], suggerì un nome composto dall’elica stessa più “àntropos”, che significa uomo in greco. Nacque così il logo, un omino in frac magrittiano con un’elica al posto del volto. Un’allusione al vortice e all’eleganza delle idee.

Novembre 19th, 2016 by Vittorio De Vito_inplatea