NO GRAZIE… IL CAFFE’ MI RENDE ANCORA NERVOSO


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FEBBRAIO 2017

CARCERE DI POGGIOREALE – NAPOLI

Mi chiamo Michele Giuffrida.

Sono passati 35 anni da quel Febbraio del 1982, giorno nel quale la Polizia fece irruzione nella cantina di casa mia dichiarandomi in arresto. Quello che dice la gente…quello di cui si sono convinti sia il Commissario sia il Giudice…è che io abbia ucciso Massimo Troisi e James Senese…durante il Primo (e unico) Festival Nuova Napoli. La gente crede che io sia il terribile Funiculì Funiculà, il micidiale serial killer protettore dei più vieti stereotipi che la città di Napoli si porta addosso da secoli e secoli.

Quando mi hanno arrestato . . . tutte quelle tremende cose che ho detto . . . tutte quelle che hanno detto su di me, io non me le ricordo perché ero in stato confusionale. Sono passati 35 lunghissimi anni ma finalmente sono libero! Sono libero ? Comunque non vedo l’ora di farmi riabbracciare dalla mia città . . .

il paese del mare . . . il paese del sole . . . E invece, una pioggia fitta fitta mi aspetta fuori dal grande e rumoroso cancello del carcere che si spalanca per farmi uscire. Ho ancora la maglia del Napoli. La stessa che indossavo la notte che mi hanno arrestato. Ho anche qualche chilo in più . . . la barba e i capelli, diciamo, brizzolati . . . ma che importa ! Sono libero ! Sono libero?

Vorrei gioire ma tutto quel vuoto, tutto quello spazio . . .un brivido alla schiena e una fitta allo stomaco . . .

Vabbuò ! Ma quella forse è l’ulcera.

Alzo la testa e, con sorpresa, vedo che c’è qualcuno che mi aspetta.

Una signorina, anche piuttosto bellina, che tiene in mano un cartoccio di paste per rendere più dolce il momento. Un attimo d’imbarazzo sotto la pioggia fastidiosa poi lei fa qualche passo verso di me.

Io le sorrido per incoraggiarla e per farle capire che sono felice di aver trovato qualcuno ad accogliermi.

”Ascione ? “ mi chiede…” No, Giuffrida…” “Scusate allora…non sto aspettando a voi ! “…

E si rimette nella posizione iniziale, quasi seccata di dover rifare di nuovo la scena che le era venuta così bene . . .Comincia così No grazie… il cafè mi rende ancora nervoso. Quando Massimo mi affidò il soggetto del film fu chiaro da subito che non sarebbe stato semplice contenere tutte le possibilità che la storia offriva nell’ambito e nella durata di un solo film.

Anche la minaccia preferita del terribile Funiculì Funiculà , ‘o ciuccio è ferito, ma nun è muorto, faceva chiaramente capire che non poteva essere finita così. Tutto ciò unito alla pressione dei fans che hanno sempre incessantemente chiesto, a furore di popolo, instancabili nel corso di questi 35 anni il ritorno di Michele Giuffrida, di Dieci Decimi e del suo strampalato cane, di Fusco e Amaniera, dello sfortunato killer a caccia di Nicola e della paziente Signora Signoriello, mi hanno spinto a tirare fuori dal cassetto la seconda parte della sceneggiatura. Non era cosa facile ! Doveva arrivare il momento giusto ! Dovevo avere al mio fianco talenti artistici e produttivi adeguati all’impresa. E oggi così è !

Sono pronto a chiarire vecchi misteri, per citarne uno su tutti il famoso Manniti di Riale di cui tutti mi chiedono da anni ragione e spiegazione e a raccontare nuovi intrighi, a farvi ritrovare vecchi amici e a presentarvi nuovi stravaganti personaggi, a dipanare vecchie matasse ed arruffarne altrettante nuove.

Ma soprattutto, giuro sulla mia divisa da boy scout, di dirvi finalmente la verità, solo la verità, nient’altro che tutta la verità. Stesso stile ! Stesso divertimento ! E quel modo innovativo di fare commedia che ha fatto del Caffè un piccolo classico. Altre sorprese arriveranno dal modo nuovo e insolito di utilizzare lo spazio teatrale.

Soluzioni sceniche e risorse tecnologiche di ultima generazione mi consentiranno una regia che non vi farà rimpiangere la dimensione cinematografica ma che ,anzi, vi farà ritrovare, vi piaccia o no, proprio nel bel mezzo dell’azione.

Eh allora ? State ancora là ?

Pusate chelli svampose ! Muvite ‘e fangose !

Ci vediamo in teatro !

Funiculì Funiculà

 

con Paolo Caiazzo

regia di Lello Arena

Dicembre 14th, 2017 by