Una rivisitazione de la bisbetica domata di William Shakspeare messa in scena con un gioco già visto, la compgania teatrale che interpreta la compagnia di teatro intenta nel montaggio dello spettacolo. Ne consegue una commistione di antico e nuovo, l’idea, mal realizzata, consisteva nel contestualizzare la tematica “shakespeariana” agli anni che viviamo. Un “pastrocchhio”, personalmente lo definisco un esperimento mal riuscito.
Il pubblico, mezza platea vuota all’ Augusteo non l’avevo mai vista, ha guardato lo spettacolo senza manifestare emozioni. La scenografia e il disegno luci essenziali.
All’ubriacone ambulante Cristopher Sly di Shakespeare si sostituisce tutta la improbabile compagnia, improbabile sul palcoscenico e nella finzione scenica. Cercando di non tradire mai la commedia originale di Shakespeare si darà vita ad una rivisitazione che avrebbe voluto restituire contemporaneità a William Shakspeare che è un autore senza tempo.
Vittorio de Vito iNPlatea
traduzione e drammaturgia Stefania Bertola
con Matteo Cremon, Claudio Castrogiovanni, Gianluigi Igi Meggiori, Gennaro Di Biase, Anna Vinci, Dario Merlini, Maria Concetta Gravagno, Stefano Annoni
e nel ruolo del Dr. Jolly Valerio Santoro
costumi Nicoletta Ercole realizzati dalla Sartoria Tirelli
musiche Alessandro Nidi
disegno luci Antonio Molinaro
Impianto scenografico curato da La Tecnica S.R.L.
direzione artistica Nancy Brilli
regia Cristina Pezzoli