CABARET


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Evento finito il 11 Dicembre 2016


Non delude la produzione della Compagnia della Rancia, scene, luci e costumi degni di nota e fautori della fama e del blasone attribuite ad una delle produzioni più prestigioso del teatro italiano. Il tuotto all’Augusteo che mette a disposizione un palcoscenico e un’organizzazione targati made in Naples espressione di quella napoletanità che ci piace e di cui parliamo nel mondo.

Lo spettacolo basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood e ambientato nella Berlino dei primi anni ’30, quando era in incubazione quella che si sarebbe rivelata la catastrofe mondiandiale che è stata. Un olocausto è il caso di dire, ma torniamo a “Cabaret”, niente d’improvvisato tutta la compagnia in scena con professionalità e capacità e con cognizione di causa un Gianpiero Ingrassia gigante, sulle tavole del palcoscenico con la maniera del cantastorie traghetta lo spettatore nel racconto scritto Joe Masteroff; e poi le musiche di John Kander … e poi le coreografie di Gillian Bruce … e poi scene di Gabriele Moreschi e Saverio Marconi… e poi e poi e poi ecco questo è il ritmo dello spettacolo che alterna testi, dialoghi e recitazione a musiche, balletti e coreografie tutti meritano d’essere menzionati e per quanto non ci piace fare scriovere l’elenco del telefono lo facciamo come forma di rispetto per la passione e l’abnegazione che è stata profusa nello spettacolo. Gli attori  Giulia Ottonello (amica del romanziere) e Mauro Simone, Altea Russo, Michele Renzullo, Valentina Gullace, Alessandro Di Giulio (il romanziere), Ilaria Suss, Nadia Scherani, Marta Belloni, Andrea Verzicco, Gianluca Pilla, tutti insieme in una corale esibizione priva di sbavature e ricca di ritmo teatrale.

Il giovane romanziere americano Cliff è a Berlino cerca ispirazione troverà invece Sally Bowles che improvvisamente si materializza nella sua camera d’albergo e per restarci. Inizia tra i due una storia e altre storie s’intreccano come quella della locandiera e del di lei ospite un ebreo, o quella di una prostituta sbarazzina e apparentemente felice della sua vita: lei si sceglie giovani marinai clienti tutt’altro che sgradevole sente d’assolvere ad una funzione sociale. Insomma alla festa di matrimonio della locandiera edel fruttivendoli l’umanità di tutti viene fuori e i personaggi marcano le proprie linee caratterizzanti. Il matrimonio salta, il terrore dei III reich supera di gran lunga l’amore e il desiderio di condividere la solitudine dei due attempati amanti. A fasi alterne come le luci dell’albero di Natale si manifesta il Cabaret il un classico del teatro musicale, la colonna sonora è fatta di brani intramontabili sapientemente miscelati “Mein Herr”, “Money Money”, “Maybe This Time”, e “La vita è un cabaret”, interpretati da Giulia Ottonello una figura esile una voce inaspettata, una pigmea all’apparenza una watussa nella sostanza.

traduzione Michele Renzullo
con Giampiero Ingrassia e Giulia Ottonello
e con Mauro Simone, Altea Russo, Michele Renzullo, Valentina Gullace, Alessandro Di Giulio, Ilaria Suss, Nadia Scherani, Marta Belloni, Andrea Verzicco, Gianluca Pilla

costumi Carla Accoramboni

supervisione musicale Marco Iacomelli
direzione musicale Riccardo Di Paola
disegno luci Valerio Tiberi
disegno fonico Enrico Porcelli
produzione esecutiva Michele Renzullo

adattamento e regia Saverio Marconi

Novembre 11th, 2016 by