CLOWN 2 1/2


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Una produzione Theater an der Ruhr

 

 

«Mentre un tempo la vecchiaia era associata alla dignità, all’esperienza e a volte persino alla saggezza, il cambiamento demografico delle società occidentali ha stravolto la nostra visione della senilità. Oggi la vecchiaia è spesso vista come un difetto, una sorta di deformazione caratterizzata da debolezza e da limitazioni sia fisiche che mentali. Ma cosa succede se spostiamo la prospettiva alla ricerca di qualcosa che spezzi questo schema prestabilito? Se proviamo a guardare il mondo attraverso gli occhi di un clown, per esempio, anche la nostra idea di vecchiaia cambierà.
Spesso, la gente tende a trascorrere gli ultimi anni della propria vita in luoghi soggetti alle stesse regole che vigono nelle scuole, soprattutto i collegi – la cosa più importante è seguire l’ordine in modo che il caos che si nasconde dietro ogni angolo possa essere tenuto a debita distanza.
Le regole sembrano incise nella pietra: i pazienti mangiano, dormono, fanno sport tutti i giorni allo stesso orario, così come i visitatori sono ammessi in giorni e orari precisi – indipendentemente dal fatto che uno abbia fame, sonno o abbia voglia di ricevere visite.
Queste sono le contraddizioni che vengono svelate attraverso lo sguardo del clown che sovverte, attraverso il suo slancio vitale, tutte le regole: clowns bianchi e rossi seminano l’anarchia provocando nelle situazioni più quotidiane, un riso esplosivo».
Roberto Ciulli, uno dei pochi produttori teatrali europei che può essere considerato esperto nella moderna anche se dimenticata arte clownesca, lavora con il gruppo del Theater an der Ruhr per prendere una liberatoria, tragicomica e altamente musicale sguardo sulle tenebre del “declino”: un’esplosiva clownerie sulla vecchiaia.

 

 

Regia Roberto Ciulli

Maggio 29th, 2018 by