DIANA E LADY D


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Evento finito il 11 Marzo 2017


Venerdì 3 marzo al teatro Augusteo di Napoli va in scena puntuale come al solito lo spettacolo che è una produzione di Enrico Griselli per TTT Engage. Questa volta però lo spettacolo inizia poco prima dell’apertura del sipario, all’ingresso del teatro. L’arrivo della protagonista, sola attrice in scena, è fiabesco. Una bella macchina tirata a lustro, sbrilluccicante e condotta da un autista con livrea, proprio come sarebbe arrivata la vera Lady Diana. Guardie del corpo e una calca di curiosi spettatori intenti a fare qualche scatto alla principessa. Gli stessi spettatori dello spettacolo si sono ritrovati inconsapevolmente attori di una scena pre-spettacolo.

In scena con serena Autieri un corpo di ballo composto da 5 ballerine. Lo spettacolo si compone di parti cantate, ballate e recitate nonché di numerose proiezioni, che vengono proposte a corredo delle canzoni. Alcune volte si ha la sensazione di essere al cinema piuttosto che al teatro. La scenografia è scarna ed essenziale è composta da un ponte mobile. Trova spazio un grosso telo alle spalle dello spazio scenico sul quale i filmati vengono proiettai alla rinfusa. Come gli stessi produttori e autori hanno voluto puntualizzare si è volontariamente ricreato uno spazio scenico sviluppato in verticale. Nessuna emozione particolare! In alcuni momenti quelli in cui, la sola attrice in scena, Serena Autieri canta la performance è piacevole, la voce è bella forse un po troppo strutturata ma bella. Anche in conferenza stampa l’attrice aveva cantato qualche strofa dando bella mostra delle sua abilità canora, la sola in scena . Il disegno  luci è interessante, in particolare un giogo di ombre e luci sul finire dello spettacolo ha rotto il ritmo della pochezza proposta. Quello che ci domandiamo e che abbiamo chiesto anche in conferenza stampa all’attrice è come si possa pensare di sostenere, quale unica attrice in scena, uno show della durata di 90 minuti. Il pubblico è stato indulgente, grazioso  nell’applaudire la rappresentazione che la signora Autieri ha sostenuto da sola e con coraggio e faccia tosta.

Vittorio De Vito_iNPlatea

estratto del comunicato stampa:

Un luogo comune e abusato considera doppie le personalità eccellenti. Parte pubblica e parte privata da sempre generano suggestioni di contrasti forti, violenti, talvolta fatali. Due anime in lotta, una fragile, l’altra invincibile, che condividono un unico corpo.

Mai come nel caso di Diana però tutto questo è stato così trasparente e autentico. La principessa e la maestrina d’asilo, la bulimica e la filantropa, la mamma e l’amante si sono ostacolate e combattute fino all’ultimo giorno, bruciando una il terreno dell’altra e rivendicando la loro impossibilità di coesistere mentre incessanti scorrevano copertine patinate, sorrisi, onorificenze ed applausi.

Diana & Lady D è un dialogo per voce sola. Serena Autieri illumina le due anime di una delle più grandi icone planetarie del nostro tempo attraverso una prosa appassionante e ricercate suggestioni sceniche contrappuntate da hit anglosassoni e inediti arrangiati per orchestra.

L’infanzia difficile, la stagione felice dell’adolescenza, la vita controversa con Carlo, le maestose cerimonie reali, le raggianti apparizioni nella moda e nella mondanità, il volontariato spettacolare, i discutibili amanti, la solitudine affiorano in un flusso di coscienza intenso e poetico.

Il sipario si apre sull’ultima notte, quella dell’incidente. Diana sta per lasciare l’hotel Ritz e raggiungere Dodi per fuggire l’ennesimo presidio dei fotografi. Un ultimo colpo di cipria allo specchio ed ecco manifestarsi l’altra parte di se’. E’ l’occasione per dirsi definitivamente tutto.

E’ un rinfacciarsi di colpe e di accuse ma è anche il tentativo ultimo di essere comprese. Fino ad arrivare al perdono, alla ricomposizione del se’, dopo di cui anche la morte, può essere abbracciata con tenerezza.

Diana & Lady D è un inno all’amore, un canto all’essenza pura della vita; ed è anche il grido di ogni donna inascoltata. Perché ancora oggi, in una società devota alla religione dell’individualismo, la libertà femminile è una libertà spesso non prevista.

Serena Autieri con poesia, forza e delicatezza solleva un augurio colmo di speranza e di luce alla donna che verrà.

scritto e diretto da Vincenzo Incenzo

con Serena Autieri

scenografia Gianni Quaranta

lighting design A.J. Weissbard

costumi Silvia Frattolillo

direzione musicale Maurizio Metalli

coreografie di Bill Goodson

Febbraio 23rd, 2017 by