Giovedì 13 dicembre 2018 alle ore 20.30 al Teatro Sannazaro protagonista per la Associazione Alessandro sarà il clavicembalo di Enrico Baiano, in un programma che mette a confronto, con esiti forse sorprendenti, l’opera per clavicembalo dei due Scarlatti, padre e figlio. Il programma riprende il titolo del celebre saggio del musicologo siciliano Roberto Pagano, “ Alessandro e Domenico: due vite in una”.
Il concerto fa parte del progetto “Napoli, 1725” – che consta di due concerti dedicati al repertorio napoletano del XVIII secolo – che è inserito nelle attività dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 e si giova del Patrocinio Morale del Centre Lyrique Clermont-Auvergne. L’Anno Europeo del Patrimonio Culturale è una iniziativa della Comunità Europea volta a scoprire e celebrare, a livello locale, regionale, europeo e internazionale, il patrimonio culturale europeo nella ricchezza della sua diversità, scoprendo attraverso di esso una cultura e una storia europea comune e connessa.
Il 1725 è l’anno della morte di Alessandro Scarlatti, una delle figure più importanti della storia della musica europea, autore che riveste per la storia della musica napoletana un’ “importanza simbolica” enorme, tanto è vero che fu scelto come nome eponimo per l’Associazione Alessandro Scarlatti, nel 1918. Il progetto Napoli 1725 è legato a tre figure di compositori che hanno particolarmente influenzato la storia della musica napoletana : Alessandro Scarlatti, Domenico Scarlatti e il sassone Johann Adolf Hasse. Nel 1725 si trovava a Napoli, ormai da tre anni, il compositore sassone Johann Adolf Hasse, proprio per studiare con Alessandro Scarlatti, e, in quell’anno, Hasse esordiva sui palcoscenici napoletani con la Serenata Marc’Antonio e Cleopatra, che vide come protagonisti il grande castrato Farinelli e il contralto Vittoria Tesi. L’Associazione Scarlatti proporrà quest’opera in concerto il giorno 31 gennaio 2019 nell’esecuzione della Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio in collaborazione con il Centre Lyrique Clermont-Auvergne.
Enrico Baiano è oggi considerato uno dei più completi ed interessanti interpreti sulla scena della musica antica. stilistico Enrico Baiano unisce libertà espressiva e grande virtuosismo, con un repertorio che spazia dal primo Cinquecento ai nostri giorni. Napoletano, dopo essersi brillantemente diplomato in pianoforte e in composizione presso il Conservatorio di San Pietro a Majella si è specializzato in clavicembalo con Emilia Fadini presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ha suonato per i più importanti festivals europei di musica antica, fra cui Vienna, Londra, Versailles, Utrecht, Innsbruck, Bruges, Barcellona. Nel suo approccio interpretativo si combinano sapientemente rigore storico-stilistico, libertà espressiva e grande virtuosismo. Ha preso parte a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche italiane ed estere e a due film-documentario del regista Francesco Leprino: “Sul nome B.A.C.H.” e “Un gioco ardito” (su Domenico Scarlatti). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Metodo per clavicembalo, edito da Ut Orpheus e tradotto in cinque lingue; Baiano è uno dei massimo esperti europei della musica di Domenica Scarlatti avendo anche pubblicato il volume “Le Sonate di Domenico Scarlatti” (in collaborazione con Marco Moiraghi), edito da LIM – Libreria Musicale Italiana.