FOLLOWER


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Seppellisci i ricordi, Nina.
Non seminarli.
E se, tramite un’app, potessi essere seguito nella vita reale, anziché semplicemente sullo schermo?
Se un tuo follower potesse realmente seguirti per tutta la giornata, restando invisibile e anonimo, e osservarti mentre prepari la colazione, vai al lavoro o incontri degli amici?
Prova nuove sensazioni, rendi più eccitante la tua giornata, aggiungi un pizzico di magia al tran-tran quotidiano, acquista una nuova prospettiva sulla vita, apri il tuo mondo agli altri, dai un nuovo significato alla tua esistenza, afferma la tua presenza!
Diventa il centro del mondo di qualcun altro. Scarica l’app e iscriviti subito. Se ricevi la notifica significa che qualcuno vuole seguirti! Per tutto il giorno, dalle 10:00 alle 20:00, il tuo follower ignoto riceverà da me alcune tue fotografie e la tua posizione GPS. Tutti gli altri dati resteranno confidenziali. Parola di app.
Fatti seguire!
Cosa rende così difficile il distacco da una persona amata? Quanto può essere difficile dire addio? Nina è ancorata a una storia con Pietro che non le appartiene più. Farebbe di tutto per riaverla indietro. Perché un rapporto funzioni, occorre mantenere le giuste distanze. Quelle tra Pietro e Nina sono ormai abissali e ci sono casi in cui, se vieni bloccato nella vita reale, è per sempre.
Ma ora c’è un’app, Follower, con cui Nina crede di poterle accorciare. Non appena si convincerà che il suo follower potrebbe essere Pietro, Nina farà di tutto per rivederlo ancora una volta.
La linea d’indagine sviluppata in Follower è duplice.
Da una parte, quali motivi personali o quali dinamiche sociali potrebbero spingerci a decidere di seguire o di farci seguire? Se sapessimo di trovarci sotto lo sguardo di altrui, il nostro comportamento sarebbe lo stesso di sempre? Chi ci conosce, ci riconoscerebbe? Quanto, da seguiti, ci trasformeremmo in “inseguitori” del consenso altrui? Fino a pochi anni fa bisognava apparire per essere qualcuno. Oggi bisogna farsi osservare semplicemente per essere. Oggi viviamo se, e finché, siamo osservati.
Dall’altra, il cuore battente di Follower è il tema del distacco. Staccarsi, accettare l’addio, la solitudine, l’indifferenza altrui, è un rischio. Se da un lato – tra i mille usi, più o meno leciti, accennati nell’opera – l’app si propone principalmente come moderno surrogato di un rapporto reale, dall’altra offre la possibilità di rievocare una presenza ormai impossibile, rischiando di ostacolare l’elaborazione del dolore, la crescita della persona, in nome di una consolazione nel migliore dei casi illusoria. Piccolo bene, grande male.
L’ambito semantico della parola “seguire” (da follower, appunto) viene allora esplorato in tutte le sue accezioni. Seguire una persona in senso fisico ma anche metaforico; come sinonimo di dipendere da e come contrario di lasciar andare.

scritto e diretto da Pietro Dattola
con Flavia Germana De Lipsis
elementi di scena Alessandro Marrone

Dicembre 6th, 2019 by