Direttore | Juraj Valčuha
Maestro del Coro | Gea Garatti Ansini
Gioachino Rossini
Stabat mater per soli, coro e orchestra (1842)
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Difficile contenere l’inarrestabile torrente melodico di questa maestosa composizione e ricondurlo sempre nell’alveo di una intensa spiritualità; si dice che Gioachino Rossini abbia pianto dalla commozione ascoltando per la prima volta lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, e certamente gli tornò in mente quando, intorno al 1832, venne invitato a musicare il testo della sequenza di Jacopone da Todi che descrive la sofferenza della Vergine ai piedi della croce. Lo straziante dolore della Madonna di fronte al Figlio morto pare trasferirsi sulla scena di un vero e proprio teatro dell’anima, luogo di stupore e di mistero, in cui tutto può accadere.
La storia della stesura della partitura è piuttosto complessa ma certo l’esito finale risultò assolutamente personale, forte di un linguaggio vivo, realistico e altamente scenografico. Le cronache dell’epoca raccontano che il 18 marzo 1842, giorno della prima, la folla cominciò la fila per acquistare i biglietti sin dalle prime ore del mattino e furono adottate misure di sicurezza eccezionali per evitare incidenti; si trattò di un evento memorabile e per molti giorni i giornali bolognesi parlarono dello Stabat in termini enfatici.