Divertente e dinamica Le Regole per Vivere è una commedia comica contaminata dall’uso, ormai diffuso, del proiettore durante lo spettacolo. Questa volta però il proiettore serve per lo più, per appuntare le regole che ogni attore deve seguire, esse rappresentano una “conditio sine qua non” poter dar sfogo alla propria personalità. Insomma, in scena, si configura la simulazione di una sorta di grande fratello, solo che a teatro, è chiaro a tutti che ci sono dei copioni da rispettare. Ma andiamo con ordine, il pranzo di natale è l’occasione principe per una bella e sana riunione di famiglia, ma si sa, alle riunioni di famiglia vengono fuori malumori e disappunti, ci si confida e si litiga, tutto sotto la longa manus della “mater familias” che riceverà i due figli, la nipote, la moglie e la compagna dei suoi ragazzi. Ma quest’anno la festa è tutta per papà che rientra dalla clinica dove era ricoverato, per un piccolo malore che si scoprirà poi essere un grande problema, che la mamma aveva taciuto per evitare inutili preoccupazioni e forse un pò anche per vergogna. Insomma il suo amato marito era sempre stato un punto di riferimento, forte e concreto adesso era ridotto su una sedia a rotelle e in preda ad un ictus. Le regole di papà, quest’anno più che mai, vanno ad ogni costo rispettate, è ossessionata dalla missione la mamma di famiglia, che nevrotica e cinica attende il rientro del marito e come un colonnello dispensa ordini e comanda la sua truppa. Chiaro che tutti vogliono renderla felice e proveranno perciò in ogni modo a nasconderle ogni acredine e motivo di disappunto. Il tutto accade in un clima ferocemente ilare che garantirà risate e (perché non) qualche spunto di riflessione sulle festività che ci accingiamo ad affrontare. Lo spettacolo è un gran bel prodotto visto da tutti i punti di vista e perciò trovatevi una poltrona e andate a vederlo, sarà un ottima serata prefestiva. La matrona ha una sua chiave di lettura del tutto personale del contemporaneo e delle relazioni famigliari, tutto sbiadisce se serve a cementare il legame parentale con i suoi cari, tutto, ogni cosa, tradimenti passati del marito, palpeggiamenti odierni alla fidanzata del figlio, la separazione dell’altro figlio, l’infatuazione di uno dei suoi figli nei confronti della moglie dell’altro, l’incapacità di vivere della nipote che si sente inadeguata, tutto sbiadisce, non c’è problema che tenga di fronte al diktat natalizio.
Una coproduzione Gli Ipocriti Melina Balsamo – Teatro Stabile di Verona in collaborazione con Teatro Ambra Jovinelli
con Elisa Di Eusanio Alessia Giuliani Alberto Giusta Davide Loino Orietta Notari Aldo Ottobrino
e con Iulia Bonagura
di Sam Holcroft
adattamento Fausto Paravidino
scene Luigi Ferrigno
costumi Alessandro Lailuci Michele Vittoriano
progetto video Lorenzo Letizia
regia Antonio Zavatteri
il brano Credevo è scritto e interpretato dai Bettedavis