Una Produzione di Annibale Ruccello
Lo spettacolo si compone di tre microstorie che sono peculiari della poetica dell’autore, e di un racconto breve, “Miezo Culillo”, dove una madre ghiotta ed una figlia avida scatenano le ire vendicative di un orco.
La prima delle tre storie è quella di “Maria del Carmelo” da tutti chiamata Carmela, una derelitta fortemente disturbata, convinta di essere Maria Santissima che, rinchiusa in un istituto di pena, dialoga (o crede di farlo) con la vergine Santa Rita, Ava Gardner, con santa Francesca Romana, in attesa di incontrarsi con Marlon Brando.
La seconda storia, “Mal di denti”, presenta uno scontro generazionale, dove il “rapporto edipico madre/figlia” si capovolge: la vittima è la figlia, e non la madre.
La terza storia, “La telefonata”, rappresenta una delle più feroci critiche ad una società schiava “dei modi e dei tempi della TV…” Buon divertimento
con Antonella Morea
allestimento e regia Gerardo D’andrea