Dramma in due atti su libretto di Cesare Della Valle, dal suo Anna Erizo
Prima Rappresentazione: Napoli, Teatro di San Carlo, 3 dicembre 1820
Direttore | Diego Fasolis
Interpreti
Paolo Erisso | Juan Francisco Gatell
Anna | Vasilisa Berzhanskaya
Calbo | Teresa Iervolino
Condulmiero | Enrico Iviglia
Maometto II | Mirco Palazzi
Selimo | David Ferri Durà
Esecuzione in forma di concerto
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Prima di chiudere la sua ricca stagione napoletana con Zelmira, Rossini diede alla città e al suo esigente pubblico un’opera dalla vasta architettura scenica, particolarmente curata nella strumentazione e nei recitativi. Il fatto che il compositore arrivi a questi esiti proprio a Napoli, dopo una permanenza di cinque anni con un incarico stabile al San Carlo, non deve stupire; Napoli era infatti una vera e propria capitale musicale, dotata di un teatro che poteva vantare una delle orchestre più grandi del panorama operistico europeo, sia in senso qualitativo sia quantitativo. Anche le compagnie di canto, riunite dal grande impresario Barbaja, non erano da meno e raccoglievano interpreti di altissimo livello. La partitura di Maometto II è particolarmente ambiziosa e prevede il superamento degli schemi formali più consueti (fatti di numeri chiusi) a favore di grandi strutture collegate da un complesso procedimento di elaborazione tematica. Dove è necessario, per ragioni drammaturgiche, Rossini rinuncia alla struttura tipica dell’aria con cavatina e cabaletta a favore di forme più elastiche.