MASCULU E FIAMMINA


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Evento finito il 11 Novembre 2017


Una produzione Scena Verticale

 

L’idea di base è che un uomo semplice parli con la madre. Una madre che non c’è più. Lui la va a trovare al cimitero.Si racconta a lei, le conͅfida con pacatezza di essere omosessuale, “o masculu e fìammina cum’i chiamàvisi tu”, l’esistenza intima che viveva e che vive. Non l’ha mai fatto, prima. Certamente questa mamma ha intuito, ha assorbito, ha capito tutto in silenzio.Senza mai fare domande. Con inͅfinito,amoroso rispetto. Arrivando solo a raccomandarsi, quando il ͅfiglio usciva la sera, con un tenero e protettivo“Statti attìantu”. Ora,per lui, scatta un tipico confessarsi del sud,al riparo dagli imbarazzi,dai timori di preoccupare. Forse con un piccolo indicibile dispiacere di non aver trovato prima,a tu per tu, l’occasione di aprirsi, di cercare appoggio,delicatezza. E affiorano memorie e coscienze di momenti anche belli, nel ͅfiglio, a ripensare certi rapporti con uomini in grado di dare felicità,un benessere che però invariabilmente si rivelava effimero, perché le cose segrete nascondono mille complicazioni,destini non facili, rotture drammatiche. Nei riguardi di quella madre,pur così affettuosa e misteriosamente comprensiva, si percepisce comunque qualche rammarico,qualche mancata armonia. Ma tutto è moderato, è fatalistico, è contemplativo. In un meridione con la neve, tra le tombe, ͅfinalmente con la sensazione d’essere liberi di dire.

 

con Saverio La Ruina

musiche originali Gianfranco De Franco

collaborazione alla regia Cecilia Foti

scene Cristina Ipsaro e Riccardo De Leo

disegno luci Dario De Luca e Mario Giordano

audio e luci Mario Giordano

regia Saverio La Ruina

Settembre 3rd, 2017 by