MIRACOLO


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Due fratelli (becchini precari) hanno il compito di seppellire un migrante, ma il cimitero della città è stracolmo. Da ciò scaturisce un agro divertissement in cui i due provano, senza riuscirci, a sbarazzarsi del corpo del defunto. L’embrione di Miracolo nasce all’interno di Write 2016 (residenza creativa che coinvolge drammaturghi siciliani ed europei all’interno del monastero di Mandanici, Messina). Miracolo prende spunto dalle ondate migratorie che attraversano il Mediterraneo per investigare la progressiva disumanizzazione della nostra società. Da ciò nasce l’urgenza di analizzare questo processo di trasformazione mettendolo in relazione col concetto di santità. Questo dialogo conflitto è dunque il fulcro dello spettacolo: santo vs umano; umano vs bestia; luce vs buio. San Lorenzo: “Mea nox obscurum non habet, sed omnia in luce clarescunt (La mia notte non conosce tenebre, tutto risplende di luce)”; sentiamo l’esigenza di aggiungere un umile punto interrogativo al pensiero del martire.
In scena una storia di migranti, tema caro alla Compagnia siciliana Sutta Scupa (termine della lingua siciliana che può essere tradotto con “Sotto Pressione”). La compagnia ha esordito con lo spettacolo omonimo che ha debuttato nel 2006 al Rialto Sant’Ambrogio di Roma prima di viaggiare in Italia e in Europa. Due momenti di Sutta Scupa vengono inseriti da Wim Wenders nel film “The Palermo Shooting” e il testo riceve una segnalazione al Premio Ubu 2006 alla voce “Nuovo testo italiano”. Nel 2015 coproduce insieme al Napoli Fringe Festival Scùossa, che debutta al Ridotto del Teatro Mercadante. Nel 2016 vince il bando “MigrArti” indetto dal MiBACT e, attraverso un laboratorio rivolto ai migranti, sviluppa dal punto di vista drammaturgico “Nel fuoco”; produce Orli di Tino Caspanello per la regia di Giuseppe Massa, spettacolo nato in seno al progetto “Babilonie” vincitore del bando “MigrArti 2017”. L’anno scorso, nell’ambito di “MigrArti 2018”, produce Antigone Power, una riscrittura dall’Antigone di Sofocle realizzata da Ubah Cristina Ali Farah per la regia di Giuseppe Massa.

 

drammaturgia e regia di Giuseppe Massa
con Glory Arekekhuegbe, Gabriele Cicirello, Paolo Di Piazza
scene e costumi Mela Dell’Erba
luci Michele Ambrose
suono Giuseppe Rizzo
aiuto drammaturgo Giuseppe Tarantino
assistente alla regia Marco Leone
assistente alla produzione Elena Amato
Compagnia Sutta Scupa

Settembre 30th, 2019 by