Una produzione Compagnia del Loto di Teatrimolisani
La riscrittura del capolavoro di Melville ad opera di Davide Sacco, andata in scena ieri sera all’Elicantropo, riprende con forza e crudezza l’eterna lotta dell’uomo con se stesso, con la propria incompiutezza, col bisogno di confrontarsi con l’altro da se, per affermare la propria identità.
Riuscirà mai l’uomo a smettere di ricercare, in maniera dannata, il senso della propria esistenza in tutto quello che non riesce a raggiungere ed a stringere nelle proprie mani, sarà mai capace di riconoscersi in quello che ha sottomano, davanti ai suoi occhi…. intorno a se?
E così il vecchio marinaio Achab… ed il giovane Ismael….così diversi ma mossi dalla stessa forza che è la sete di conoscenza, e così simili, che potrebbero essere padre e figlio…. s’imbarcano, perché il mare … l’ acqua … rappresentano l’unica cosa che non si lascia mettere nelle loro tasche e dire: “E’ mio!”.
Achab come Ulisse … come Amleto … come i protagonisti della letteratura contenuti nei libri che formano l’oceano su cui salpa la sua nave, il Pequod, la cui tolda troneggia in tutto il suo fascino occupando l’intero palcoscenico, intorno al quale siede un pubblico rapito che sembra prendere parte alla missione di cui è l’equipaggio, disperatamene in balia della follia del suo comandante.
Lo spettacolo coinvolge lo spettatore profondo che in Achab scopre se stesso e la propria perenne insoddisfazione, incapace, in quanto essere umano, di lasciarsi cullare dalle gioie del quotidiano, degli affetti più scontati, impegnato febbrilmente nel perseguire l’inafferabbile.
Non perdete, anime profonde l’opportunità di rispecchiarvi nella follia del capitano Achab, che per obbedire alla sua “bestia dentro”….visse la sua intera vita…. alla ricerca della….balena bianca….
Cosa? “Moby Dick, la bestia dentro”
iNPlatea_ federica Masturzo
tratto da Melville
con Stefano Sabelli, Gianmarco Saurino
musiche composte ed eseguite dal vivo da Giuseppe Spedino Moffa
scene Stefano Sabelli
costumi Martina Eschini
disegno luci Daniele Passeri
fonico Gianmaria Spina
aiuto regia e produzione Eva Sabelli
foto di F. Rabino, T. Le Pera, M. Ferrante, I. Capussi
testo e regia Davide Sacco