RICCARDO III – invito a corte


Dettaglio eventi

Evento finito il 05 Febbraio 2019


Una produzione Teatro coop. produzioni /Galleria Toledo

 

Ritorna in scena Riccardo III – Invito a corte, da William Shakespeare, per la regia di Laura Angiulli, con Giovanni Battaglia nei panni del sovrano inglese, Alessandra D’Elia a interpretare le tre lady, le regine Anna, Elisabetta, e Margherita, mentre a Luciano Dall’Aglio è affidato il ruolo di Lord Buckingham. Un dramma politico sull’ascesa e la caduta del sovrano Riccardo III Plantageneto, re d’Inghilterra, reso pazzo dall’ambizione e dalla sete di potere. Il pubblico si ritrova accolto nello spazio scenico, diviene platea cortigiana, e ne testimonia i misfatti e la morte; tra le due rose opponenti di Lancaster e York, una corona insanguinata rotola ai piedi del trono britannico. La messinscena registica di Laura Angiulli, si pregia dal disegno luci di Cesare Accetta, che contribuisce a rendere in maniera impeccabile la dimensione inquietante della corsa al potere e la caduta di un re tiranno, assieme con la visione scenografica di Rosario Squillace, curatore dell’immagine e dei costumi. Al teatro Galleria Toledo, dal 29 gennaio al 5 febbraio 2019.
 
 
Arrogante, calcolatore, spietato, preso in una corsa al massacro, che se pure lo porterà all’ambito successo ne minerà tuttavia la stabilità, fino alla perdita della vita stessa: “… sono ormai tanto immerso nel sangue che al peccato segue il peccato… ” Riccardo III, re inquieto, instabile, disperatamente solo: “… non c’è nessuno che m’ami…” Bisogno di rivalsa contro la Natura che lo ha reso fisicamente deforme; o più credibilmente deformità dell’anima, assuefazione al delitto come pratica quotidiana, in quella “Guerra dei cent’ anni” che vide contrapporsi con alterne vicende le avverse fazioni dei Lancaster e degli York? 
Al centro dello spettacolo i loschi piani del protagonista, le insane riflessioni, in un flusso di pensieri e sensazioni che conducono inevitabilmente dritto al delirio finale e alla sconfitta.
È evidente che la concezione di «potere soggiogato all’azione sanguinosa» trova in Riccardo un radicamento che esclude l’etica, e spiega il suo ripiegamento all’orrore del gesto: irrilevante è il valore della vita, schiacciata in un gioco al massacro che elude ogni riflessione sull’atto in sé.
In scena, in sostanziale contrapposizione con Riccardo, il cugino-consigliere Buckingham e le tre regine richiamate dalla vicenda: Anna che le diviene infelice sposa; Elisabetta, regina- madre dei giovani eredi al trono, spietatamente uccisi proprio in riferimento al diritto istituzionale derivante loro dalla nascita; Margherita, la regina dell’altra fazione, carica d’odio e di dolori. Il pubblico è invitato in funzione di corte, e in tale ruolo è chiamato a condividere l’emozione degli eventi.
 Laura Angiulli
 
La storia feudale è una grande scala sulla quale sfila ininterrottamente il corteo regale. Ogni scalino, ogni passo verso l’alto è contrassegnato dal delitto, dall’inganno, dal tradimento. Ogni gradino, ogni passo verso l’alto avvicina al trono o lo consolida… (Jan Kott)
da William Shakespeare
drammaturgia e regia Laura Angiulli 

con Giovanni Battaglia, Alessandra D’Elia, Luciano Dell’Aglio 

ambientazione Rosario Squillace
disegno luci Cesare Accetta
Gennaio 30th, 2019 by