Uno scrittore di successo viene condotto in caserma. Ha le mani tremanti, è inzuppato e ha la camicia sporca di sangue. Correva nel bosco, e tra gli alberi è stato trovato un cadavere. Ad interrogarlo un commissario e un agente di polizia. Indagano per scoprire chi può essere il colpevole di quell’omicidio. E lo scrittore con i suoi vuoti di memoria è il primo indiziato. E’ sprovvisto di documenti, non ha un alibi e racconta un sacco di bugie.
Una pura formalità non è solo un thriller, ma è un viaggio profondo nell’essere umano Si deve scavare, con le unghie, per toccare corde che sono nello stomaco e che quando vibrano fanno star male.
Il lento e doloroso cammino alla ricerca della verità si chiude con un epilogo che stravolge tutti i presupposti iniziali. La formalità è finita e tutti i ruoli appaiono finalmente chiari, manca solo un nome da assegnare, e non è quello dell’assassino…
di Pascal Quignard
con Marco Palumbo e Peppe Romano
regia Annamaria Russo