In scena al teatro Augusteo una produzione Artisti Associati & PIGRA srl
Siamo a Berlino anni 30, lo scenario è quello che prepara uno dei più nefasti periodi che l’umanità abbia mai vissuto. La Pivetti interpreta Susanna, ma anche Victor e la bella e conturbante Victoria alter ego di Victor, insomma un intricato giogo di ruoli, che malgrado tutto l’attrice riesce a portare in scena con ironia e funzionalità scenica.
Giunta a Belino in cerca di fortuna e scritture, quando ormai tutto sembra girare per il verso storto Susanna conosce uno spiantato, ma illuminato attore Napoletano e insieme a costui condivide la fame e la fama. Il successo, non tarderà a giungere, arriverà con l’ausilio di un espediente, ardito ma fruttifero, che si rivelerà funzionale e produttivo, lui la ospita a casa sua dopo averle proposto una scrittura un po’ particolare, guardandosi bene dal celarle tutti gli oneri contrattuali. In sintesi Susanna dovrà interpretare un ruolo alla donna ma fingendo di essere un uomo nella vita. In pratica le si chiede di recitare sul palco e nella vita privata. La metamorfosi proposta, può accattivare il mercato, e guadagnare audience e in effetti risulterà vincente. Romperà la noia e porterà al finto Victor, che inscena Victoria, che in realtà è Susanna il tanto desiderato successo, e una invidiabile, quanto inaspettata condizione economica favorevole. Lo spettacolo va bene, la scrittura risulta remunerativa oltre ogni ragionevole aspettativa, anche per l’eclettico attore napoletano,c he nel frattempo è diventato il manager di Victor. Gli asset della vita dei due protagonisti cambiano in meglio, alberghi di prima categorie e cene sfavillanti prendono ceduto dalla fame patita insieme. Il tutto avviene in un clima disteso Victor agevolata timbro rauco della voce, che conferisce ambiguità al personaggio che interpreta rendendolo allo stesso tempo sensuale e femminile, inizia a raccogliere le attenzioni di uomini e donne indistintamente. Celata nelle vesti di un uomo, si nasconde una bella donna che sbalordisce il pubblico e sbanca botteghini e critica, riempendo platee. Ma tutti i nodi vengono al pettine e Victoria si innamorerà dell’intimo amico della produttrice del suo spettacolo, mettendo a repentaglio gli equilibri che si erano configurati tra produzione e Cast e non solo, rischiando di essere denunciata quale omosessuale, perché nella Berlino ante guerra, l’omosessualità è un reato, a tutti gli effetti, sarà proprio un compagno di scena a denunciare Victor e il suo giovane innamorato.
Vittorio De Vito_iNPLatea
con Veronica Pivetti, Giorgio Lupano e Yari Guliucci
e con Pia Engleberth, Roberta Cartocci, Nicola Sorrenti
scene Alessandro Chiti
costumi Valter Azzini
musiche Maurizio Abeni
versione originale Giovanna Gra
regia Emanuele Gamba