VLADIMIRO MIRA IL MARE


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Una produzione Associazione Culturale Vintulerateatro
in collaborazione con Associazione Giovani Speranze Adotta una Capra – Novi Velia (Sa)

 

Questa creazione affronta il tema dello smarrimento dell’essere in rapporto con l’Universo. Contrappunto alle odierne disattenzioni al Sé, la pièce invita ad una particolare meditazione sulla natura dell’uomo e dei suoi eterni dilemmi. Liberamente ispirata al saggio Hamletica di Massimo Cacciari ed alcune Prose di Samuel Beckett, la partitura, originale, surreale e poetica è affidata a ‘Vladimiro’, uno dei più noti “esausti” del teatro Beckettiano, incarnato secondo una rilettura che dell’autentico conserva solo opache sfumature. Qui si immagina che Vladimiro, rimasto solo sulla scena dell’impossibile, paradossalmente smetta di aspettare Godot, per andarlo a cercare. Naturalmente il vano tentativo non può che tradursi in un Sogno. Un Sogno metafisico in cui, l’Uomo, vissuta una singolare metamorfosi che lo cala nei panni di un grottesco clown, ordisce un ‘dialogo estremo’ con Amaltea Capra Dea, incarnazione della sua Anima. Confrontandosi con tale creatura (in scena in carne ed ossa), simbolo della Natura e del Divino, Vladimiro si aggira alla ricerca di nuovi paesaggi interiori, immerso in una dimensione dilatata e atemporale tipica di un certo teatro dell’assurdo. Così, da un susseguirsi inesauribile di ‘gestimpossibili’, come a riempire un vuoto apparentemente incolmabile, dove anche la parola a tratti si scompone in frammenti incongrui, prende vita un duplice interrogarsi in ‘Solit’aria’ non privo d’ironia e comicità, che condurrà Vladimiro e l’Intero suo Essere, verso l’immemorabile che tutto sottende.

 

Dell’ingestibile smarrimento dell’essere

Partitura per Voce Corpo Capra e Contrabasso

dal progetto SOLIT’ARIA – Gestazioni sull’incontenibile andirivieni dell’essere pensante e inquieto

con Paola Tortora (Vladimiro), La Capra Dea (Amaltea), Stefano Profeta (Suggestioni sonore per Contrabasso)
direttore tecnico Massimo Vesco
assistente di scena Teodoro Bungaro
fotografia Francesco Truono
costumi Roberta Vacchetta
comunicazione Gabriella Galbiati
collaborazione artistica Marco Gobetti

si ringrazia per la collaborazione: il musicista Luca Urciuolo, il clown Rodolfo Matto, le assistenti Valentina De Blasio e Alice Tammaro, la Masseria Cortile Grande Chiaiano (Na), La Fattoria didattica Tenuta Melofioccolo (Na) e tutti coloro che hanno generosamente sostenuto questo progetto.

Maggio 4th, 2019 by