Category: spazio teatrale napoletano
Gennaio 1st, 1992 by Giuseppe Grasso
Associazione Théâtre De Poche
Il Théâtre De Poche nasce per opera di Lucio Alloca e Sergio Di Paola nel 1992. I due si frequentavano all’Accademia del Bellini e decisero di tracciare un percorso simile a quello dell’omonimo teatro di Parigi perché volevano fare teatro dell’assurdo francese, ispirandosi al mondo della Rive Gauche. Da lì in poi è iniziata un’esperienza che si attiene alla collaborazione con spettacoli e cortometraggi di rilievo.
Nel 2001 ha trovato sede a via Salvatore Tommasi, spazio che ha un laboratorio di grande rilievo e che organizza una rassegna di spettacoli con la propria compagnia, “Le pecore nere”. Dopo due anni infelici di ristrettezze economiche il teatro ha ripreso a pieno la sua attività organizzando la propria rassegna, coltivando i grandi fermenti soprattutto dei gruppi meno conosciuti e ospitando opere di straordinario interesse.
Tra gli spettacoli recentemente messi in scena ricordiamo “Big Ben ha detto stop” di Massimo Di Matteo, sulla vita di Enzo Tortora, lo sfortunato protagonista del noto caso malagiustizia che lo colpì negli anni ’80, e “Noche de la barraca”, omaggio al poeta Federico García Lorca, tra i più famosi della letteratura spagnola e giustiziato dai fascisti di Franco poiché omosessuale.
Il Théâtre De Poche presta molta attenzione ai giovani offrendo loro laboratori di alta qualità didattica. I corsi sono due: l’E-Laboratorio Accademico, che si tiene quattro pomeriggi a settimana, e l’After Hours, che prevede invece due lezioni a settimana, sempre nelle ore pomeridiane. Nei giorni settimanali i corsi seguono il normale programma curricolare, mentre il sabato sono articolati in stage svolti da insegnanti esterni, a coronamento del curriculum infrasettimanale. Il corpo docenti è composto da Peppe Miale (recitazione, improvvisazione, regia), Sergio Di Paola (commedia dell’arte, clownerie), Massimo De Matteo (recitazione), Angela de Matteo (recitazione, elementi propedeutici al canto), Pino L’Abbate (dizione, dizione poetica), Laura Zaccaria (mimo, espressione corporea), Lorena Leone (movimento corporeo), Leda Conti (storia del teatro, recitazione in inglese), Gioia Miale (recitazione).
Molti suoi ex allievi lavorano in accademie drammatiche o in compagnie famose, e il corpo docente stesso ha accumulato una lunga e solida esperienza. A questo possiamo aggiungere anche la modestia: come lo stesso Peppe Miale, direttore artistico, ha dichiarato, “il nostro miglior riconoscimento è assistere alla realizzazione degli allievi”.
Tra gli spettacoli ospitati o prodotti in passato segnaliamo “Non ci resta che vivere” di Sergio Di Paola, “#Lavorover40” di Bruno Tramice, “Il sogno” di Marcello Cozzolino, “Sporte ‘e nummere e caurare ‘e stelle” di Angelo Serio, “Campionamenti da Stelle Nane” di Ida Vinella, “Priscilla killer drag” di Fabio Brescia, “Le guardie del suo corpo” di Mario Gelardi, “Il rosario” di Mario Santella (tratto dall’opera di Federico De Roberto).
Nella stagione 2016/2017 è stato parte, insieme allo Start/Interno 5, al TAN – Teatro Area Nord e al Piccolo Bellini, della rete Politeatro – Rete dei piccoli teatri metropolitani.
Si ricorda anche la partecipazione al “Festival multiculturale del friariello” tenuto a Materdei nel marzo 2011.
Tra i progetti per il futuro il Théâtre De Poche annovera la produzione di alcuni spettacoli, come “Non dirmi che hai paura”, tratto dal romanzo di Giuseppe Catozzella” e “La riunificazione delle due Coree” di Joël Pommerat, e il rafforzamento in generale della produzione artistica.
Lo spettatore del Théâtre De Poche viene ad ascoltare una bella storia, nata dalla primordiale, ancestrale necessità di raccontare e fatta secondo le più elementari leggi dello spettacolo, in una dimensione squisitamente artigianale.
Direzione e botteghino
Via Salvatore Tommasi 15, Napoli
theatre.depoche@libero.it
Come arrivare
Linea 1 fermata Dante
Bus linee 182 e 139
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Novembre 11th, 1991 by Giuseppe Grasso
Associazione Noi per Napoli
L’associazione “Noi per Napoli” nasce dall’esperienza degli artisti stabilmente impegnati al San Carlo, e lo stesso direttore artistico, Luca Lupoli, è un tenore, mentre la cofondatrice Olga De Maio è una soprano. Il suo obiettivo è promuovere la conoscenza e la diffusione della lirica, della musica da salotto, della canzone napoletana presso il grande pubblico.
L’offerta dell’associazione si basa su concerti, spettacoli, mostre, festival: si cerca di unire la musica ad un momento di convivialità e di conoscenza del territorio, attraverso la rassegna “Luoghi storici e musica”, quindi portando la nostra musica in luoghi non tradizionali. Negli anni scorsi, ad esempio, Noi per Napoli ha visitato lo storico bar Gambrinus, Palazzo Caracciolo, sant’Anna dei Lombardi (in occasione del concerto pasquale 2018), il borgo di Sommana (in provincia di Caserta), e ha organizzato interessanti eventi quali la passeggiata nella Napoli Liberty, nel quartiere Chiaia, nell’aprile 2018.
Si tratta, comunque di un’attività impegnativa, perché gli stessi organizzatori sanno che si tratta di un mondo di nicchia, sconosciuto o quasi al grande pubblico e soprattutto ai giovani. Di qui la scelta vincente, molto apprezzata dal pubblico, di abbinare all’evento musicale la visita di un luogo storico della città, magari perseguendo anche finalità benefiche, per esempio in occasione di alcuni concerti di Capodanno al Delle Palme.
“Noi per Napoli” offre quindi un momento di arricchimento, per quanto riguarda la conoscenza della città e della musica.
Direzione e botteghino
Via Nicolardi 224, Napoli
Gli spettacoli si svolgono in itinere in luoghi scelti di volta in volta. Contattare l’associazione per ulteriori dettagli.
Come arrivare
Metro linea 1 fermata Colli Aminei
Bus R4
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Gennaio 1st, 1991 by Giuseppe Grasso
Magma Teatro Club
L’associazione Magma Teatro Club, gestita da Balagancik Teatro, si configura come associazione dal 2013 ma nsce nel 1991 come cooperativa. Il suo nome lo si deve al titolo di un dramma di Block ed è stato scelto per varie ragioni: per il suono della parola, per il significato, che vuol dire “Piccolo baraccone dei saltimbanchi”, e perché è la prima regia di Mejerchol’d, allievo di Stanislavskij, e l’associazione è molto legata al teatro simbolista russo. Il Magma invece è nato nel novembre 2016 in un locale di Torre del Greco costruito sulla lava dell’eruzione del 1631, da cui il nome, e che si vede anche in un angolo della scena. Il teatro, composto da una piccola sala di circa cinquanta posti, è sito in un ampio giardino e si affaccia sul mare: dal terrazzo del foyer si può godere di una vista meravigliosa, che comprende il Vesuvio, il Monte Faito, Castellammare, la penisola Sorrentina, Capri. Sono anche previsti lavori per la nuova stagione per migliorare la sala con il riscaldamento ed altre comodità per il pubblico.
Pur autodefinendosi una realtà di nicchia il Magma è in realtà un buon teatro di ricerca e innovazione: uno dei cardini del suo modus operandi infatti è quello di cercare di portare spettacoli che non siano già inseriti in circuiti più noti. Allo stesso modo, cerca di portare l’attenzione del pubblico verso quei talenti locali che hanno difficoltà a mettersi in mostra; e quelli selezionati dal Magma sono talenti veri, non amatori, da valorizzare e gratificare. Un discorso analogo viene fatto per i giovani, che vengono ricercati in tutta Italia e proposti anche negli ultimi spettacoli ospitati dalla compagnia.
Se il Magma si dimostra quindi volenteroso, serio e competente nella ricerca e nella scelta degli spettacoli degli attori, in un certo senso lo stesso discorso si può fare anche per quanto riguarda gli spettatori: “Cerchiamo pubblico competente” dichiara infatti l’associazione, ovviamente con la speranza che la sua offerta possa essere apprezzata e compresa al meglio.
Pur sentendosi “periferia della periferia” il Magma è felice di constatare che nella sua zona c’è cultura teatrale, c’è fermento e voglia del pubblico che spesso viene anche fidelizzato: lo dimostra il fatto che il cartellone si è evoluto, passando da dodici spettacoli da una serata a quindici eventi da tre serate nella stagione ’17/18.
Il Magma offre l’accreditamento della carta docente e del bonus per i diciottenni per l’acquisto dei biglietti coi bonus, e l’acceso al parcheggio privato previa iscrizione all’area soci. Ancora, si rende disponibile all’alternanza scuola-lavoro con progetti per l’area tecnica, la scenografia, i costumi, e dall’anno prossimo anche per la creazione e la diffusione degli eventi culturali.
Parlando di produzione il Magma ci racconta di come sia difficile unire molte competenze disparate, alcune delle quali anche sottovalutate, come quelle non artistiche. Spesso comunque rimane un’attività di nicchia, poiché per il sostentamento il lavoro di professionisti come la scrittura non basta. Servono quindi altre attività come i laboratori per arrivare fine mese. Un’altro problema che attanaglia il teatro è la poca circuitazione, dato che le sale non garantiscono i minimi: non è raro vedere spettacoli valenti che fanno poche repliche. Spesso sono assenti anche le sovvenzioni e gli sponsor.
Il Magma spicca anche per l’ospitalità, che riesce a rendere più semplice oltre che gratificante un’attività spinosa come quella di portare pubblico a teatro, riuscendo anche a produrre “plusvalenze” in termini di spettatori: un visitatore contento portertà più facilmente qualcuno con sé la prossima volta.
Il Magma è una realtà in crescita, riconosciuta anche dalle compagnie (solo per l’ultima stagione se ne sono proposte quaranta) e dall’ambiente in generale; il primo anno è stato difficile perché le compagnie temevano che non ci fosse pubblico, ma già il secondo anno è stato molto più facile. Grazie alla reputazione acquisita l’associazione ha deciso di partecipare ad un bando per selezionare giovani compagnie e ospitarle per aiutarli con i loro, ed è entrata a far parte della rete “Palcoscenici irregolari”, insieme ad altre sale quali il Centro Teatro Spazio, il Teatro di sotto, il Teatro santa Sofia a Salerno, al fine di rendere economicamente sostenibile il far venire compagnie da fuori zona potendo avere più teatri per rendere attuabile una collaborazione.
Gli spettatori che assistono ad uno spettacolo al Magma si possono fidare dei criteri di selezione degli spettacoli, che al di là del gusto personale sono sempre di qualità e solo in base a questa scelti. Secondo l’associazione infatti lo scambio di spettacoli, cioè il ricambiare un’ospitata, è “Il cancro del teatro”.
Direzione e botteghino
Via Mortelle 62, Torre del Greco
info@balagancik.it
Come arrivare
In auto tramite A3
Con i mezzi pubblici tramite la Circumvesuviana a Piazza Garibaldi

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Giugno 22nd, 1986 by Vittorio De Vito_inplatea
Era un vecchio cinema in disuso da anni, il Cristallo, di via Concezione a Montecalvario con un glorioso passato di sala per famiglie, diventata poi a luci rosse e infine chiusa durante la crisi del settore negli anni Settanta. L’amministrazione comunale, allora, aveva trasformato quello spazio nel cuore dei quartieri a ridosso di Via Toledo in un deposito della nettezza urbana, fatiscente ed abitato da topi. Quando Laura Angiulli lo andò a vedere, per un attimo, dubitò che potesse trasformarsi in un vero teatro. Era il 1986 e la Cooperativa Galleria Toledo era stata appena fondata ed aveva acquistato, a buon prezzo viste le condizioni, quell’immobile per avere finalmente una “casa”, un luogo dove la sperimentazione e la ricerca trovassero una collocazione stabile.
Il Teatro Stabile di Innovazione, Cooperativa Teatro Galleria Toledo alza il suo sipario il 21 aprile 1991, una data scelta per due coincidenze: la nascita della città di Roma certamente di buon auspicio e il compleanno di una delle figlie di Laura Angiulli., tre giovani talenti che in questi anni hanno sempre collaborato e partecipato attivamente alla vita artistica del Teatro. Il primo spettacolo messo in scena fu “Le cinque rose di Jennifer”, straordinario testo dell’Ottanta di Annibale Ruccello. Dopo 11 anni la Galleria Toledo è oggi una delle realtà più interessanti e vivaci del panorama teatrale non solo napoletano, con al suo attivo circa 150 spettacoli prodotti o ospitati e quasi duemila repliche.
Lo spazio di Via Concezione a Montecalvario – chiamato Galleria per un richiamo all’arte e al luogo di incontro e Toledo come omaggio al quartiere – ha allargato negli ultimi anni la sua attività anche al cinema e alla musica, trasformando quelli che in passato erano importanti singoli eventi in due sezioni che presentano programmi di grande prestigio, sia per quel che riguarda la musica contemporanea e sperimentale sia per il cinema d’autore e di ricerca. A curare i due programmi che si affiancano a quello teatrale ci sono Girolamo de Simone per la musica e Francesco Amitti che ha raccolto l’eredità lasciata da Sandro Scippa ideatore della rassegna cinematografica. E’ grazie alla Galleria Toledo che a Napoli si sono potuti vedere tutti i film di Godard, di Truffaut, di Orson Welles, il cinema di ricerca, i titoli mai usciti in distribuzione o ascoltare i concerti di Eugenio Fels e di Gianmarco Testa.
Galleria Toledo
Dal lunedì al sabato ore 21
Domenica ore 19
Via Concezione a Montecalvario 34-80134 Napoli
Info e prenotazioni
Ore 11-13 16-18
Tel. 081425037 081425824
Fax. 39081415935
galleriatoledo@iol.it
www.galleriatoledo.com
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Gennaio 1st, 1970 by Giuseppe Grasso
Associazione Centro Teatro Spazio
Il Centro Teatro Spazio nasce nei primi anni Settanta grazie ad attori locali all’epoca pressoché sconosciuti; parliamo del compianto Massimo Troisi e di Costantino Punzo che danno vita coi loro gruppi a una nuova realtà. La Smorfia, che in origine si chiamava “I Saraceni”, nasce proprio dalle tavole del nostro teatro.
Ben presto però, Renato Baldieri, burattinaio sangiorgese che tecnicamente ha creato “La Smorfia” si è reso conto di non riuscire a mantenere lo spazio e così è entrata in scena la nuova gestione, un gruppo di ragazzi provenienti da esperienze di aggregazione parrocchiale che ha deciso di farlo rivivere nel 1988 dopo anni di progressiva inattività. Nel 2000 si sono costituiti come cooperativa e hanno ottenuto l’autorizzazione dalla Regione Campania per diventare Accademia.
Avendo il “cuore” artistico (Vincenzo, Ernesto e Marco Borrelli) del Centro Teatro Spazio una formazione accademica e una vita sulle scene alle spalle è parso naturale sforzarsi costantemente di dare un taglio professionale al modo di presentare il teatro. Il Centro Teatro Spazio viene definito un teatro off, ma con un’accezione sbagliata del termine off. Spesso, infatti, si definisce off ciò che è visto come “piccolo”, mentre in realtà questo termine dovrebbe alludere a tutt’altre differenze col teatro cosiddetto canonico: il significato da restituire al termine “off” dovrebbe essere quello di rivisitare senza distruggere la natura di uno spettacolo.
Il Centro Teatro Spazio ha avuto molti ospiti illustri: basti ricordare Pupella Maggio, Massimo Troisi, Lello Arena, Enzo De Caro, Fiorenzo Serra, i Zezi, le Nacchere rosse, i Popularia, Patricia Lopez, la New York City Band, Mico Galdieri, Tato Russo, Antonio Ferrante, Leopoldo Mastelloni, Peppe Lanzetta, Nuccia Fumo, Antonio Allocca, Maria Basile, Teresa Saponangelo, Pietro Pignatelli, Marco Zurzolo, Massimiliano e Gianfranco Gallo, Cristina Donadio, Corrado Taranto, Alessandro Siani, Paolo Caiazzo, Maria Bolignano, Ardone, Peluso, Massa, Nunzia Schiano, Gea Martire, Tina Femiano, Manlio Santanelli, Gigi & Ross.
L’offerta formativa prevede dei corsi per ragazzi di varie fasce di età, e parla anche ai giovanissimi, avendo corsi dedicati che partono dai tre anni. Tutto questo in funzione della voglia di avvicinare anche i ragazzi più giovani a un modo di fare teatro che benché debba assolutamente seguire canoniche linee di insegnamento, non vuole annoiare, ma vuole indottrinare divertendo. Il modo di fare teatro del Centro tende ad avere una visione più veloce e contemporanea che possa avvicinare tutti, indistintamente. Una rivisitazione di Brecht in stile Marvel, per esempio, è stata molto applaudita in passato. Sono gli addetti ai lavori a doversi avvicinare al pubblico: questa è la filosofia.
Essendo una vera e propria Accademia, l’unica in provincia di Napoli, le sue attività sono valide per l’acquisizione di crediti formativi CFU.
Da quindici anni questa realtà funziona bene. Sono stati formati molti aspiranti attori provenienti da realtà diverse che in seguito hanno raggiunto notevole visibilità. Per il Centro l’attore deve essere completo, un attore a 360 gradi; per questo motivo impara, oltre alla dizione, anche il canto, per imparare tutto ciò che è respirazione.
Venire ad assistere ad uno spettacolo al Centro Teatro Spazio significa trovare attori professionisti che recitano spettacoli nuovi, non ancora andati in scena da altre parti. Si impegna nel proporre un teatro di qualità e ciò richiede un impegno mentale grande sia per chi offre che per chi ne fruisce. Il ruolo che si dà è quello di “educare” lo spettatore, ruolo nel quale si ritrova in pieno, riuscendovi anche con grande soddisfazione.
Fare teatro è duro ed è anche poco redditizio, la passione aiuta ad andare avanti.
Direzione e botteghino
Via San Giorgio Vecchio, 23/31, San Giorgio a Cremano (NA)
info@centroteatrospazio.it
Come arrivare
Il sistema più facile e veloce è prendere la Circumvesuviana a Piazza Garibaldi, o percorrere in macchina la SS162dir o la E45
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Gennaio 1st, 1948 by Giuseppe Grasso
Associazione circolo Arca’s
L’associazione Arca’s nasce settant’anni fa in un parco in via Veterinaria per opera di una compagnia amatoriale, un gruppo di amici che oltre a fare le prove per gli spettacoli giocava anche a calcio. La stagione teatrale va da ottobre a maggio e offre uno spettacolo quasi tutte le settimane, ha un cartellone e una sua compagnia. L’Arca’s è anche un circolo ricreativo che offre varie attività quali calcio balilla, ping pong, ecc. Il teatro ha sessanta posti e vede spesso come ospiti compagnie di giovani attori.
L’associazione denuncia non poche difficoltà: il territorio è difficile, presentando un ambiente dove la cultura non è importante. Purtroppo in genere vengono ad assistere poche persone e con i pochi mezzi a disposizione (non viene infatti stanziata alcuna sovvenzione, un male comune a molte altre realtà) l’associazione si fa pubblicità come può. Comunque, l’Arca’s si impegna a mantenere accessibili i suoi prezzi, specialmente quello dell’abbonamento, e il biglietto ridotto.
Non manca comunque la buona volontà. L’Arca’s offre anche dei corsi, piuttosto seguiti anche da meno giovani, tenuti da attori già formati. Apre tutta la giornata, e di mattina organizza spettacoli per studenti o inscena favole per bimbi. Per fortuna tutto questo sta pagando e c’è stato un miglioramento nella risposta dal territorio, che sta iniziando a conoscere il circolo e il teatro e frequentarli di più. Prima funzionava a singhiozzo, ora ci sono un cartellone e un ufficio stampa, anche se, quest’ultimo, su base volontaria.
L’Arca’s cerca di incontrare i gusti del pubblico senza però rinunciare alla qualità: la programmazione di maggior successo comprende soprattutto commedie, mentre il pubblico di nicchia viene invitato a vedere testi più impegnati. Tra gli spettacoli tenuti possiamo ricordare “Socrate immaginario” di Ferdinando Galiani (che proprio qui ha tenuto la prima), “Ma quali corna Monsieur Dandin” di Rosario Giglio, “Pupi siamo”, tratto da “Il berretto a sonagli” di Pirandello e inscenato dalla compagnia stessa, “Radice di due” di Adriano Bennicelli. L’Arca’s, tra le pochissime realtà di Napoli, si è anche dichiarato disponibile ad ospitare serate di burlesque.
Da sottolineare anche la partecipazione della compagnia all’evento “Noi dell’IC3 e la legalità”, tenutosi a Pozzuoli il 7 maggio 2018.
Trascorrere una serata all’Arca’s significa vivere un momento di allegria e una serata di teatro fatta con impegno e passione.
Direzione e botteghino
Via Veterinaria 63, Napoli
@circolo.arcas
Come arrivare
Bus linea 654; linee 201, 147, 182, 184 scendere all’altezza dell’orto botanico, salire a piedi per via Michele Tenore e proseguire lungo via Veterinaria
Metro linea 1 (fermata Museo) e 2 (fermata Cavour), proseguire lungo piazza Cavour, via Foria e via Michele Tenore

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